Inizieranno la prima domenica di dicembre gli incontri culturali al Gandalf Pub di Taranto. Il primo appuntamento si terrà il prossimo 3 dicembre nella suggestiva cornice dello storico locale tarantino. Ad aprire le danze lo scrittore, poeta e operaio Vincenzo De Marco, con il suo libro “Il Mostro. Versi di rabbia e d’ Amore”, edito da Lettere animate editore e Aphorism.it. Una raccolta di poesie che toccano il cuore e smuovono le coscienze, incentrate sugli aspetti più significativi della vita.
“La fabbrica, le polveri, l’acciaio: squarci sul lavoro quotidiano all’Ilva, che si alternano a riflessioni sulla vita, a rasserenanti immagini di evasione. Il mondo rassicurante degli affetti, la Puglia e la sua bellezza incontaminata, vista da un operaio che, suo malgrado, contribuisce a inquinarla. Tutto questo anima le poesie di Vincenzo De Marco, poeta operaio e cantore di una contraddizione esistenziale tra lavoro e vita: due elementi normalmente in simbiosi, ma che nella Taranto dei veleni finiscono col trovarsi in una tragica dicotomia”.
Moderano l’incontro Greta Marraffa e la giornalista Ilaria Pagliarulo. Recita e interpreta l’attore e regista Giuseppe Calamunci Manitta. Da fare da cornice alla presentazione del libro, la mostra fotografica di un altro artista pugliese, Maurizio Greco, fotografo con uno sguardo impegnato sul territorio.
Le sue splendide foto ritraggono “Zona Macchie”, un angolo del quartiere Paolo VI, simbolo insieme al quartiere Tamburi, degli effetti della grande fabbrica sulla città dei due mari.
“Campagne incantate della macchia mediterranea tra gli odori del mirto e ulivi secolari, la tranquillità a ridosso del Mar Piccolo di Taranto. Zona Macchie, questo è il suo nome, prima della benedizione di Papa Paolo VI nel ’68: da allora il quartiere cresce, passano 50 anni e i grandi palazzi non tardano ad arrivare e così diventa una vera e propria area residenziale, in cui ci sono stati molti cambiamenti, fin troppi. U’Quartier, in dialetto tarantino, è un grande contenitore di emozioni, almeno per le persone che ormai da anni continuano a sperare davanti alle continue delusioni. Amore o Odio, questo è il continuo dilemma per il quartiere tarantino. Si perché l’acciaieria può anche avvelenare, ma il profumo delle campagne rimane forte come la forza della gente che vi abita, che con la loro semplicità nel quotidiano vivono in un ambiente diviso come il suo vecchio nome A’Macchie, come la pelliccia di un giaguaro – conclude Greco – con macchie scure e chiare, alcune per scelta, altre per necessità. Ma il quartiere rimane tale, un po’ malconcio come una vecchia opera d’arte”.
L’appuntamento è quindi per domenica 3 dicembre alle 19 al Gandalf Pub in via D’Aquino, 6.
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