Fim Cisl: appalto e indotto Ilva, situazione non più sostenibile
“Sono sempre più drammatiche le condizioni dei lavoratori delle ditte dell’appalto e indotto Ilva, i quali continuano a registrare ritardi di oltre sei mesi nei pagamenti degli stipendi. Condizione causata dalla mancata liquidazione, da parte di Ilva, dei lavori effettuati all’interno dello stabilimento alle aziende appaltatrici. Ancor più grave è registrare che la maggior parte delle attività in questione riguardano i lavori inerenti l’AIA”. Lo dichiara il segretario generale della Fim Cisl di Taranto e Brindisi, Valerio D’Alò.
“Mentre a tutti i livelli si conferma la centralità del piano ambientale – aggiunge – non si può trascurare che lo stesso piano passa dalle mani degli uomini che lo devono e lo dovranno realizzare. È ingiustificabile che proprio alla luce dell’importante trattativa in corso, l’anello più debole sia sempre quello dei lavoratori dell’appalto e dell’indotto. Nell’incontro del prossimo 27 novembre, tra organizzazioni sindacali e commissari dell’Ilva Spa in AS, insisteremo perché questa inaccettabile situazione – e facciamo riferimento al pagamento degli stipendi – trovi una celere soluzione. Ribadiamo con forza che non può esistere una frammentazione dei lavoratori. Esigiamo, altresì, che le condizioni di garanzia, anche nell’immediato, siano estese a tutti, affinché sia data tranquillità alle tante famiglie legate al mondo dell’appalto e dell’indotto Ilva”.