Ilva, la Commissione Ue apre indagine su acquisizione: “Concorrenza a rischio”

La Commissione europea ha avviato un’indagine approfondita sul progetto di acquisizione di Ilva da parte di ArcelorMittal alla luce del regolamento Ue sulle concentrazioni. Ad annunciarlo una nota di Bruxelles. In particolare, l’antitrust teme che la concentrazione possa ridurre la concorrenza sul mercato dei prodotti piatti di acciaio al carbonio.

La commissaria Ue, Margrethe Vestager, ha dichiarato che “l’acciaio è un fattore di produzione essenziale per numerosi prodotti che utilizziamo nella nostra vita quotidiana e le industrie che dipendono dall’acciaio danno lavoro a più di 30 milioni di persone in Europa. Per poter competere sui mercati globali, le industrie europee devono poter acquistare l’acciaio a prezzi competitivi”. “È per questo motivo – ha proseguito Vestager – che studieremo scrupolosamente l’impatto del progetto di ArcelorMittal di acquistare Ilva sull’effettiva concorrenza sui mercati dell’acciaio”.

ArcelorMittal è il principale produttore di prodotti piatti di acciaio al carbonio sia nel mondo che in Europa, ed è dotato di un’ampia rete di produzione all’interno dello Spazio economico europeo (See). Ilva è un importante produttore di prodotti piatti di acciaio al carbonio, con rilevanti attività produttive in Italia. Secondo l’antitrust Ue l’operazione consentirebbe ad ArcelorMittal di rafforzare significativamente la propria leadership di mercato grazie all’acquisizione dell’impianto siderurgico Ilva di Taranto, in Italia, il più grande impianto integrato su sito unico esistente in Europa.

In questa fase la Commissione teme che, come conseguenza dell’operazione, i clienti, soprattutto in Europa meridionale, si troverebbero esposti ad un aumento dei prezzi di questi importanti fattori produttivi. Tra i clienti figurano numerose piccole e medie imprese, dall’edilizia all’industria automobilistica, alla produzione di elettrodomestici o di tubature. Molte di queste industrie subiscono la concorrenza dei prodotti importati nel See o esportano i loro prodotti al di fuori dell’Europa e sono esposte alla concorrenza mondiale.

Dopo l’apertura dell’indagine, ArcelorMittal ha fatto sapere che “continuerà a lavorare in stretto contatto e costruttivamente con la Commissione europea per spiegare le dinamiche dell’industria siderurgica, la logica dell’acquisizione proposta e i vantaggi porterà all’industria, ai clienti, all’ambiente e all’economia locale”. “Non vediamo l’ora di continuare a dialogare con la Commissione per garantire l’approvazione di questa transazione in modo tempestivo”, prosegue il gruppo.