Cisa ed Eni, De Lorenzis (M5S): gli studenti saranno formati da due aziende preistoriche

Mentre ENI, attraverso l’esperienza della raffinazione del petrolio, incontra gli studenti a Taranto per il programma scuola-lavoro, CISA alla fiera Ecomondo di Rimini promuove progetti per l’educazione ambientale dedicata agli studenti. Sui programmi formativi rivolti agli studenti da parte di ENI e di CISA, interviene il deputato pugliese Diego De Lorenzis, componente del M5S in Commissione Trasporti alla Camera.

“E’ paradossale – dichiara il deputato M5S – che queste aziende, insostenibili e inquinanti, formino gli studenti per inserirli nel mondo del lavoro. Le attività di CISA ed ENI, basate rispettivamente sullo smaltimento dei rifiuti e sulla lavorazione delle fonti fossili, non hanno alcun futuro e sopravvivono come dinosauri a causa dei partiti tradizionali. Tra 10-15 anni – aggiunge il Diego De Lorenzis – non ci sarà spazio per queste attività: la raffinazione del petrolio sarà obsoleta perché la produzione dell’energia sarà basata sulle fonti rinnovabili; lo smaltimento dei rifiuti sarà minimo riutilizzando al massimo i materiali, quindi non occorreranno discariche, impianti di trattamento meccanico biologico e inceneritori.

“Eni e CISA non hanno nulla da insegnare – incalza De Lorenzis – quale educazione possono trasmettere agli studenti se le loro attività sono ambientalmente devastanti? E’ evidente che è scopo di queste aziende vogliono ripulire la propria immagine cercando di far dimenticare i problemi di inquinamento che provocano ai cittadini. Ai giovani serve una formazione verso le nuove economie sostenibili, l’economia circolare, l’innovazione e i settori del risparmio energetico e delle fonti rinnovabili. La formazione verso gli studenti deve avere l’obiettivo di prepararli al mondo del lavoro dandogli la possibilità di trovare in futuro un’occupazione stabile, etica e sostenibile”, conclude De Lorenzis.