Ilva, Bentivogli (Fim Cisl): convinceremo l’azienda ad escludere i licenziamenti
Si è da poco concluso il tavolo sulla vertenza Ilva tenuto nella sede Ministero dello Sviluppo Economico. In apertura il Ceo della Divisione europea di Arcelor Mittal Geert Van Poelvoorde ha confermato la disponibilità di AmInvestCo a riaprire la trattativa, dopo lo stop del 9 ottobre scorso, con l’impegno a al mantenimento della struttura salariale e di livelli fissi della retribuzione (compresi scatti di anzianità), degli attuali diritti contrattuali e di legge e a ragionare su parte variabile con un accordo integrativo da contrattare alla luce del piano industriale. Lo rende noto il segretario generale della Fim Cisl Marco Bentivogli.
Garanzie che verrebbero confermate anche tenendo conto di una “formale” discontinuità con il passato perché prevista dalla procedura europea. Il Ministro Calenda ha rimarcato che la discontinuità prevista dalla procedura europea non impedirà ai lavoratori di mantenere i diritti pre-esistenti e che soprattutto consentirà che permanga la rete di protezione dell’Amministrazione Straordinaria affinché nessun lavoratore venga licenziato. Sulla parte occupazionale ha invece confermato l’occupazione di almeno 10000 lavoratori, rendendosi però disponibile ad un’analisi e confronto di dettaglio sulle singole aree dei vari siti per valutarne la congruità rispetto al piano. Il Ministro ha confermato che la procedura ex art.47 viene “congelata” e si avvia la trattativa “senza pregiudiziali”. Ha inoltre ricordato che Cassa Depositi e Prestiti non ha intenzione di entrare nella cordata, qualora maturasse un orientamento diverso, se ne parlerà nella trattativa.
“Siamo certi che in un clima di confronto vero – spiega Bentivogli – saremo in grado di convincere l’azienda ad escludere licenziamenti e a puntare su un rilancio vero ed ecosostenibile. Sulla questione ambientale è ora che a Taranto si veda concretamente l’inizio dei lavori per la copertura dei Parchi Minerari andando oltre gli annunci degli ultimi quattro anni. Nelle prossime settimane la città e i lavoratori devono vedere non lo scontro istituzionale che si protrae da decenni, senza passi avanti sull’ambientalizzazione ma l’inizio dei lavori. Rispetto alla questione antitrust europea è importante che si lavori parallelamente alla trattativa per capire se la posizione di Arcelor Mittal sia definita dominante e se le prescrizioni da mettere in campo sono sufficienti ad evitare un rischio concreto che possa pregiudicare l’esito del negoziato. Prossimi incontri fissati per il 9 novembre alle 10.30 su Piano industriale e 14 novembre alle 9 piano Ambientale”.