«Non so dove viva il ministro Calenda e francamente mi interessa poco. Trovo però oltremodo fastidioso il tweet in cui ha accusato il Presidente della Regione Emiliano ed il sindaco di Taranto Melucci di “non risolvere i problemi ma di fare solo cause e ricorsi”». Lo dice Dante Capriulo, capogruppo consiliare della lista “Per Taranto”. Di seguito la sua nota.
Calenda evidentemente non ha assolutamente compreso la rabbia e la determinazione della stragrande maggioranza dei cittadini di Taranto, che non vogliono più essere costretti ad ammalarsi per lavorare e vivere. Il presidente Emiliano ha sempre espresso le idee e le proposte che sta cercando di sostenere per migliorare la situazione ambientale della città di Taranto. Arrivando anche a proporre nuovi ed innovativi modelli di produzione come la decarbonizzazione. Anche il Sindaco Rinaldo Melucci è assolutamente in linea con il programma elettorale votato solo qualche mese fa. Sono stati gli elementi fondanti, sul tema ambientale e del rapporto con la grande fabbrica, che hanno costruito la colazione che ha vinto le elezioni comunali recenti; nel programma così è scritto:
il sindaco tutelerà al massimo del suo potere la salute e l’igiene pubblica; in questa direzione il comune seguirà con estrema attenzione le autorizzazioni integrate ambientali;
Il sindaco rappresenterà la volontà maggioritaria della propria popolazione in ogni sede istituzionale necessaria; si instaurerà un nuovo rapporto con le grandi fabbriche e con tutte le attività inquinanti insediate sul territorio in modo da ristabilire i valori della vita;
Il comune chiederà che siano utilizzate tutte le più innovative tecnologie scientifiche modificando i vecchi ed inquinanti cicli produttivi;
Ogni modello produttivo dovrà rispettare la salute dei lavoratori e dei cittadini ed essere sottoposto ad autorizzazioni preventive efficaci e realizzabili in tempi brevi;
Saranno richiesti allo Stato, che deve farsi garante delle necessarie innovazioni e per sostenere i cicli produttivi necessari, investimenti utilizzando le nuove ed innovative tecnologie già disponibili ed utilizzate in altre parti del mondo;
sarà richiesta la partecipazione attiva dei cittadini e la massima trasparenza;
Non saranno condivisi nuovi investimenti insediamenti industriali che aumenta anche di un grammo l’inquinamento della città.
Questo è quello che abbiamo proposto ai cittadini. Questo è quello che vogliamo fare. Taranto vuole vivere e guardare al futuro. Per questo bene stanno facendo Emiliano e Melucci a mostrare la forza e la determinazione della nostra città. Bene ha fatto il Sindaco di Taranto a manifestare di voler contestare la nuova AIA Ilva (c.d. Piano Ambientale) che non da le richieste garanzie e non prevede i tempi brevi necessari. Noi siamo al loro fianco. Non vorremmo invece che il ministro ci volesse portare alle “CALENDA ROMANE”, per mutuare il famoso detto e per significare di non intendere fare quel cambiamento che cittadini, e soprattutto i giovani, di Taranto vogliono.
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