Sta per riavviarsi la trattativa per l’Ilva. Il ministro Calenda ha dato la disponibilità a riconvocare il tavolo al Mise per martedì 31 ottobre. In queste ore i suoi collaboratori stanno inviando le convocazioni ufficiali ai sindacati. Al centro il piano industriale e i circa 4mila esuberi previsti, le garanzie contrattuali e i livelli salariali che avevano scatenato l’ira dei lavoratori e dei sindacati. Obiettivo, avviare le procedure ex art.47 e cominciare a confrontarsi sul piano industriale.
“Non siamo stati convocati, continua a essere una trattativa molto strana e molto opaca”. Aveva detto nel pomeriggio il segretario generale della Fiom Cgil Francesca Re David, commentando la notizia: “L’abbiamo saputo dalle agenzie e dai comunicati del ministro Calenda che probabilmente c’è una nuova convocazione del tavolo, perché la proprietà avrebbe dato le assicurazioni che il governo si attende sulla base di un accordo che noi non conosciamo”.
Per Re David “per fare una trattativa vera vanno tolti dal tavolo i licenziamenti, oltre che le riduzioni dei diritti e del salario”. Il sindacato, ha concluso, deve “avere in mano tutti gli strumenti e quindi conoscere il piano industriale e gli eventuali accordi tra governo e proprietà. Tutto questo continua a non esserci: leggo che gli esuberi sarebbero diminuiti da 4 mila a 3.200 con i prepensionamenti, non ci sembra assolutamente la soluzione di cui stiamo discutendo”.
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