Taranto, D’Amato scrive al Ministero: “La città merita un Museo Nazionale efficiente”
Il Museo archeologico nazionale di Taranto, riferimento importante per la storia e la civiltà della Magna Grecia con 200mila reperti dall’età arcaica all’Alto Medioevo, ha registrato, nei primi sei mesi del 2017, un 30% in più di visitatori sull’analogo periodo del 2016, con il 60,5% di incassi da biglietti e più 28,3% di incassi da oggettistica ed editoria.
“A questi dati positivi – dichiara Rosa D’Amato, europarlamentare M5S – fanno da contraltare le difficoltà incontrate dagli operatori che, con grande passione e sacrificio, sopperiscono lavorando 7 giorni su 7, 11 ore continuative al giorno. Tali difficoltà sono dettate dalla carenza del personale addetto alla vigilanza della struttura, cosa che non garantisce una fruizione totale e continuativa degli spazi espositivi senza limitazioni orarie.”
“Il 16 giugno scorso il MiBACT rispondeva ad una mia nota comunicando le oramai imminenti assunzioni dei vincitori dei concorsi banditi per funzionari tecnici e degli idonei dei concorsi per funzionari amministrativi. Preso atto di tale situazione – continua Rosa D’Amato – ho scritto una nuova lettera al MiBACT nella quale chiedo se i funzionari tecnici ed amministrativi di imminente assunzione sono stati effettivamente assunti e quanti di loro sono stati destinati al Museo Nazionale Archeologico di Taranto e se all’interno della categoria funzionari tecnici e amministrativi rientrino gli addetti alla vigilanza e, nel caso tale personale non rientri nelle categorie summenzionate, se è in previsione l’emanazione di un bando di concorso per addetti alla vigilanza da destinare al Museo Nazionale Archeologico di Taranto. Ci si riempie la bocca di sviluppo economico alternativo e sostenibile a partire dal turismo e poi non si valorizza il Museo Archeologico Nazionale, che dovrebbe fare da traino per la promozione del territorio? Si rimedi immediatamente alla carenza di personale”, conclude D’Amato.