“Le parole del ministro Calenda su Ilva sullo stop ai licenziamenti non si possono non condividere, adesso sia conseguente anche sul piano industriale. Il problema su Ilva non nasce oggi, in quella città è in corso da anni un vero e proprio conflitto sociale. Quando si è deciso di vendere l’azienda c’erano in campo due diverse cordate: una puntava chiaramente alla decarbonizzazione, l’altra no. Si è deciso di optare per il piano industriale di Mittal senza ascoltare le ragioni di chi conosce bene la storia di Taranto e degli altri siti Ilva, a partire dal Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, uno dei pochi che può ancora permettersi di girare per la città dopo i conflitti sociali durissimi esplosi. Se oggi Accelor mette sul tavolo 4.000 esuberi e il Governo o i commissari non ne erano a conoscenza il minimo che si debba fare è fermarsi”. Così Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio della Camera, nel corso della registrazione di Night Tabloid in onda su Rai due. (Askanews)