Ilva, i sindacati: “I commissari la gestiscono come un centro per l’impiego”

Ilva, lo scorso 20 settembre, ha convocato le organizzazioni sindacali per dare un’informativa sulla nuova gestione dei sistemi informativi dei siti del gruppo Ilva in amministrazione straordinaria. “Fim, Fiom, Uilm e Usb già in occasione dell’incontro – si legge in una nota stampa avevano ribadito a Ilva la necessità di avviare un incontro preventivo, prima di qualsiasi modifica organizzativa, soprattutto se la stessa risulta essere a discapito dei lavoratori dello stabilimento di Taranto, già fortemente penalizzati dall’attuale gestione della cassa integrazione.

Abbiamo appreso, ancora una volta, attraverso una comunicazione organizzativa, proveniente da Milano, la modifica dell’organigramma del management, all’interno del quale emergono tutte le contraddizioni di una gestione commissariale poco trasparente. Nella gestione del gruppo Ilva nell’ultimo periodo accadono cose strane che ci ricordano il vecchio governo ombra dei Riva in cui i sindacati venivano sistematicamente esclusi dalle scelte organizzative aziendali. Nella gestione commissariale si mostra infatti solo un apparente coinvolgimento delle organizzazioni sindacali a decisioni già prese.

Quanto accaduto ieri dimostra ancora una volta un atteggiamento sprezzante da parte dei commissari verso il territorio e le organizzazioni sindacali, dimostrando pertanto una scarsa capacità manageriale. In questi amari anni, lo sport preferito della Direzione Gruppo Risorse Umane e Organizzazione è stato quello di inviare puntuali comunicazioni organizzative tramite piattaforma aziendale le quali annunciavano assunzioni e/o incarichi di responsabilità affidati soprattutto a personale proveniente da mondi diversi della siderurgia, facendo inevitabilmente pesare tali scelte sul bilancio già in rosso del gruppo Ilva in a.s..

Ci sembra inverosimile un’azienda che dapprima identifichi modalità con le quali su carta, tenti di razionalizzare i processi industriali in atto e, nel pratico, sfoci in maniera del tutto torbida nell’aggiungere ulteriori elementi abilmente tesi a snaturare la funzione stessa dell’amministrazione straordinaria, degli accordi sindacali, alimentando di riflesso inutili tensioni sociali. Fim, Fiom, Uilm e Usb rivolgono appello ai competenti Ministeri insieme agli organismi di vigilanza a verificare attentamente quanto stia accadendo all’interno del gruppo, in quanto siamo seriamente preoccupati, prima della chiusura definitiva della vendita, che possano esserci gli ultimi colpi di mano a discapito dei lavoratori e di un territorio che attende ormai da tempo un piano di risanamento ambientale.