Verso la chiusura delle sale operatorie del Presidio Ospedaliero di Castellaneta
“Dopo una settimana dalla mia visita ispettiva al Presidio ospedaliero occidentale di Castellaneta, dalla quale si evinse che nelle sale operatorie di quell’ospedale di Primo livello si lavorava solo sei ore al giorno a causa della carenza di anestesisti, oggi il direttore medico di quell’ospedale, il dottor Michele Lonoce, ha disposto il blocco delle attività chirurgiche programmate e il blocco dei ricoveri programmati nei reparti di chirurgia generale, ortopedia e ginecologia, allertando la direzione medica dei presidi ospedalieri e del 118 al fine di evitare trasferimenti o trasporti di pazienti con caratteristiche di urgenza chirurgica all’ospedale di Castellaneta”.
È quanto comunica l’onorevole Ludovico Vico, che già nelle scorse settimane aveva denunciato la grave situazione sanitaria in cui verte non solo l’ospedale di Castellaneta ma tutta la provincia ionica.
“L’ospedale di Castellaneta – continua il deputato Dem – può contare solo su 5 anestesisti, di cui uno in congedo ordinario programmato per ferie estive. Un numero che non consentendo la turnazione, ha imposto al dott. Lonoce, di garantire solo le urgenze/emergenze e l’attività chirurgica ai pazienti attualmente ricoverati presso quell’ospedale”.
“Lo avevo detto, ma non sono stato ascoltato – evidenzia l’on. Vico – e continuo a non essere ascoltato. Né io né i cittadini della zona occidentale di Castellaneta, Mottola, Palagiano, Palagianello, Ginosa, Ginosa Marina e Laterza. Ora mi trovo costretto a dire all’attuale direttore dell’Asl di Taranto che lascia questa Asl senza onore. E al dottor Ruscitti chiedo: “Lei cosa sta a fare lì, alla direzione regionale alla sanità? Li legge i giornali? Ha informato il Presidente della Regione Puglia, nonché assessore alla Sanità, di ciò che succede? Cosa intendete fare di questo ospedale di primo livello? Avete dichiarato di voler lavorare per diminuire fortemente la mobilità passiva. Ma vi rendete conto che con la chiusura delle sale operatorie di Castellaneta e il sovraffollamento del Santissima Annunziata, gli utenti verranno tutti dirottati a Matera, con un’evidente disagio per i cittadini e un aggravio di spesa per le casse regionali?”
“Comincio a maturare l’idea – conclude il parlamentare ionico – che la Regione Puglia, l’Ares e i DG delle Asl pugliesi, non siano più in grado di assicurare il diritto alla tutela della salute sancito dalla Costituzione italiana, ai cittadini e alle cittadine della provincia di Taranto e non solo. Perciò, provvederò al più presto a consegnare alla Ministra della Salute, Beatrice Lorenzin, il dossier che sto completando”.