Tempa Rossa, da De Franchi indice puntato sulla latitanza del passato
Incontro oggi presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri per definire il procedimento di autorizzazione unica per modifiche logistiche e impiantistiche per lo stoccaggio del greggio proveniente dai giacimenti lucani di Tempa Rossa, a seguito della mancata intesa della Regione Puglia. Il Comune di Taranto, rappresentato dal vice Sindaco e assessore all’Ambiente Rocco De Franchi, ha partecipato al tavolo insieme a Ministero Sviluppo Economico, MiBACT, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Regione Puglia, Provincia di Taranto e ASI di Taranto, ARPA Puglia e l’azienda istante ENI.
“Il Comune di Taranto – spiega una nota stampa – ha chiesto ed ottenuto un differimento di un mese per discutere ed analizzare nello specifico con ENI e con la joint venture concessionaria dei permessi di coltivazione ed estrazione di idrocarburi, guidata da Total il tema delle “misure compensative” in un’ottica di nuova relazione tra la grande presenza industriale e la comunità nel lungo periodo, senza accontentarsi di misure spot. Intenzione è incidere su ambientalizzazione e rimodulazione del progetto in senso meno impattante, la messa in sicurezza degli assetti esistenti e un significativo miglioramento delle emissioni odorigene, anche in relazione all’infrastrutturazione portuale”.
“Purtroppo la lunga “latitanza” del Comune di Taranto ai tavoli passati – dichiara il vice sindaco – non consente ampi margini di manovra oggi, ma la nostra intenzione, ferme restando la posizione della Regione e la decisione finale lasciata al Consiglio dei Ministri, è porre un nuovo modello di interazione, basato sul rispetto reciproco e sulla imprescindibile preminenza dei fattori ambientali”.