Un nuovo rischio – “La Fibra Ceramica e Refrattaria“ – potrebbe aver colpito anche in sinergia con l’amianto a bordo delle navi della Marina e nelle officine degli Arsenali. Lo comunica Luciano Carleo, presidente di Contramianto e altri rischi onlus.
“Nel corso degli anni alla graduale, ma non definitiva, bonifica dell’amianto – spiega Carleo – ha corrisposto la sua sostituzione con altri materiali di coibentazione come “Le Fibre Ceramiche e Refrattarie“, sostanze con possibili effetti nocivi sull’apparato polmonare ed associati anche ad irritazione cutanea, oculare, ostruzione nasale e tosse secca. Nessuno parla dell’uso in Marina Militare delle “Fibre Ceramiche e Refrattarie“ ma il loro impiego è stato vario ed esteso al pari dell’amianto. Non allarmismo ma grande attenzione in considerazione del fatto che “Le Fibre Ceramiche e Refrattarie” sono sostanze tossiche e considerate irritanti respiratori che possono provocare patologie quali Fibrosi, Placche pleuriche ed Ispessimenti ed i cui effetti di possibile cancerogeno, associato al Tumore del polmone, vanno valutati in relazione a specifiche caratteristiche delle fibre e non generalizzato per tutti i tipi.
Come definito nel 2015 dalla Conferenza Stato Regione nelle Linee Guida delle Fibre Artificiali Vetrose “Per i lavoratori esposti alle fibre ceramiche refrattarie è sempre obbligatoria la sorveglianza sanitaria“ “e l’istituzione da parte del datore di lavoro, tramite il Medico Competente, del Registro degli esposti”, va precisato che l’obbligo del controllo sanitario e l’istituzione del Registro sono sempre legati alla valutazione del rischio per la salute dei lavoratori come prevista per gli agenti cancerogeni e nocivi.
La presenza delle Fibre Ceramiche in aree e mezzi militari e la correlazione al possibile rischio da esposizione con probabili conseguenze sulla salute di militari ed operai del Ministero della Difesa è stato già rappresentato da Contramianto in Commissione Parlamentare d’inchiesta lo scorso luglio durante l’audizione tenuta a Palazzo San Macuto nel corso della quale sono state riportate le evidenze di malattie e morti per patologie asbesto-correlate in Marina Militare che solo a Taranto e secondo i dati disponibili ad oggi in archivio Contramianto indicano oltre 300 casi, Marinai e Operai Arsenale, dei quali 170 tumorali ( 90 mesotelioma, 63 cancro polmone, 17 cancro laringe, renale , trachea , cerebrale ) e 130 non-tumorali (asbestosi, fibrosi, placche, ispessimenti).
Negli atti associativi di Contramianto è presente documentazione nella quale risulta che alle tonnellate di amianto già presenti in Navi e Officina siano state abbinate massicce coibentazioni di Fibre Ceramiche del naviglio militare che ha riguardato principalmente tubolature, condotte, macchinari e paratie. All’Arsenale MM di Taranto la fibra ceramica era stoccata e distribuita dai magazzini e contribuiva con l’amianto alle coibentazioni di navi e sommergibili. L’elenco dei manufatti in fibra ceramica risulta ampio: feltro, cordone, coppelle , materassini, tela, cartone, questi i prodotti di coibentazione che con le loro polveri pericolose rappresentano ancora oggi un possibile rischio per i polmoni.
Nel corso dei lavori di manutenzione di Nave Stromboli, Aliseo, San Marco, Euro, Orsa, Perseo, Zeffiro, Lupo, Veneto, ex Garibaldi e del Smg Pelosi considerevoli quantitativi di Fibre ceramiche furono introdotte o ritirate dal Magazzino della “Gestione C e C/E” dell’Arsenale di Taranto per le coibentazioni di bordo: 400 materassini , 800 coppelle, 3000 Kg di Feltro e Cordone , 4500 metri di Corda e 700 Metri quadri di Tessuto.
Le tonnellate di Fibre Ceramiche servirono con l’Amianto ad isolare dal calore le navi da poppa a prua, per la difesa dal fuoco ma furono utilizzate anche nelle cucine all’interno dei forni e delle piastre di cottura, un uso molteplice che costituisce ancora una possibile e forse sottostimata fonte di rischio. La partita dell’amianto in Marina Militare e delle sue vittime non è ancora chiusa e la ragionevole preoccupazione di un nuovo rischio “Le Fibre Ceramiche e Refrattarie” dovrebbe accrescere le attenzioni per i possibili effetti dannosi del mix di polveri di amianto e ceramiche respirate da militari e operai civili e dell’indotto lavorando a bordo di navi e sommergibili e nelle officine degli Arsenali o negli Enti del Ministero della Difesa su mezzi ed apparati militari”.
Ansia e stress sono nemici prediletti del corpo; ne soffriamo tutti in maniera differente, ma…
Il tostapane è uno di quegli elettrodomestici che, senza ombra di dubbio, ci mette più…
Dato che il Natale si avvicina sempre di più, è il momento di rimboccarsi le…
Le polpettine alla Nutella sono il dessert più buono che potrai mangiare in questo periodo…
Italiani ancora sotto stress, ma questa volta possono tirare un sospiro di sollievo grazie al…
Presta molta attenzione alle uova che porti a casa: se trovi questi codici, è meglio…