Ilva, Ue risponde a D’Amato (M5S): pronti ad avviare indagine antitrust su vendita

La Commisione Ue “analizzerà la transazione tra AncelorMittal e ILVA per stabilire se la concentrazione impedisce una concorrenza effettiva in ogni mercato in cui queste compagnie operano”. E’ quanto dichiara la commissaria Ue alla Concorrenza Margarethe Vestager rispondendo a una lettera dell’eurodeputata del MoVimento 5 Stelle Rosa D’Amato. Nella lettera, l’europarlamentare tarantina chiedeva all’Ue novità sullo stato di avanzamento dell’indagine sugli aiuti di Stato concessi all’Ilva e di fare chiarezza sulle misure che intende attuare, da un lato, per evitare il superamento delle quote di mercato europeo da parte della cordata che ha acquistato lo stabilimento e, dall’altro, per garantire la realizzazione delle opere di ripristino e bonifica ambientale sulle aree dello stabilimento, sia quelle riguardanti la nuova cordata che quelle escluse dall’acquisto.

“La Commissione conferma che l’acquisizione da parte di AncelorMittal sarà oggetto di una indagine, visto che con l’ILVA arriverà a possedere un terzo del mercato europeo – dice D’Amato – Vedremo come andranno le indagini. Bruxelles, in risposta alla nostra lettera, ribadisce l’impegno a garantire il rispetto delle norme Ue in materia ambientale, dentro e fuori l’area oggetto dell’acquisto, dunque l’attuazione delle opere di ripristino e bonifica”.

“Certo, tali impegni non ci bastano – conclude D’Amato – L’operazione AncelorMittal non risolverà i problemi di Taranto. L’unica soluzione è la chiusura dello stabilimento, la riqualificazione professionale e il ricollocamento  dei lavoratori dell’impianto e la riconversione produttiva del territorio. Gli operai Ilva, opportunamente riqualificati, potrebbero lavorare proprio nelle opere di bonifica. E in questo quadro di rilancio delle variegate potenzialità del territorio si aprirebbero nuove opportunità per l’occupazione e per uno sviluppo sostenibile della realtà tarantina. E’ su questo piano che lavoriamo da anni e continueremo a farlo. L’Ue potrebbe essere d’aiuto, se solo aprisse gli occhi invece di stare a guardare gli strampalati e inutili tentativi di salvataggio dell’ILVA”.