Grazie al progetto “UPPark”, l’associazione Nucleo Volontariato e Protezione Civile 25 Palagiano ha un nuovo mezzo antincendio che utilizzerà nel Parco Naturale Regionale “Terra delle Gravine”; il veicolo, inoltre, potrà essere impiegato anche in qualsiasi operazione di protezione civile, anche a livello regionale e provinciale.
Si tratta, in particolare, di un Ford Ranger XL 4×4 allestito come mezzo di protezione civile-polisoccorso ed equipaggiato con un modulo antincendio da 650 litri e con una idrovora incorporata; il mezzo, inoltre, sarà provvisto di un defibrillatore semiautomatico al cui utilizzo tutti i volontari dell’associazione sono abilitati. L’avvenimento è stato commentato da Gianni Grassi, presidente del WWF Trulli e Gravine, capofila del partenariato del progetto “Uppark Strategie di rete per il Parco delle Gravine” nell’ambito del quale il veicolo è stato acquistato a favore dell’associazione di volontariato.
«L’azione progettuale di UPPark – ha detto Gianni Grassi – prevede che il mezzo sia utilizzato, nel Parco Naturale Regionale Terra delle Gravine, dall’associazione Nucleo Volontariato e Protezione Civile 25 Palagiano per la prevenzione del rischio incendi e di quello idrogeologico, nonché per il monitoraggio del territorio teso alla riduzione dei fenomeni che possono destabilizzare le condizioni di equilibrio ambientale».
Gianni Grassi ha poi detto che «questa azione progettuale di UPPark prevede che l’associazione Nucleo Volontariato e Protezione Civile 25 Palagiano organizzi anche incontri informativi/formativi sul rischio incendi e su quello idrogeologico presso istituti scolastici, attività già avviata presso l’Istituto Comprensivo “Giovanni XXIII” di Palagiano, e che realizzi un ponte radio per garantire le comunicazioni di emergenza all’interno del Parco Terra delle Gravine. Si tratta, in effetti, del secondo mezzo di cui dispone dall’associazione Nucleo Volontariato e Protezione Civile 25 Palagiano, il primo gli era stato affidato dalla Provincia di Taranto, ente gestore del Parco Naturale Regionale Terra delle Gravine.
Durante il periodo estivo, infatti, l’associazione è impegnata H24 ad intervenire, con operatori qualificati, per lo spegnimento degli incendi boschivi nel Parco Naturale Regionale Terra delle Gravine, mentre durante il periodo invernale monitora il territorio, segnalando eventuali discariche abusive e altri reati contro l’ambiente, e provvede anche alla vigilanza dell’Oasi WWF Monte Sant’Elia.
Questa è una delle numerose “azioni” previste dal Progetto triennale “UPPark! Strategie di rete per il Parco Terra delle Gravine”, sostenuto da Fondazione con il Sud nell’ambito del Bando Ambiente 2015; le “azioni” sono mirate a valorizzare il Parco Naturale Regionale “Terra delle Gravine”, rendendolo pienamente fruibile ai cittadini, nonché alla prevenzione e alla riduzione dei rischi ambientali e alla salvaguardia dell’integrità dei questo straordinario ecosistema, un autentico santuario della biodiversità.
Il Progetto “UPPark! Strategie di rete per il Parco Terra delle Gravine”
Con una superficie complessiva di 25.000 ettari, infatti, il Parco Naturale Regionale “Terra delle Gravine” è la più estesa area protetta regionale: il parco si estende sul territorio di 13 comuni della Provincia di Taranto (Ginosa, Laterza, Castellaneta, Mottola, Massafra, Palagiano, Palagianello, Statte, Crispiano, Martina Franca, Montemesola, Grottaglie e San Marzano) e su quello del comune brindisino di Villa Castelli. Questo enorme territorio è stato compreso nel Parco Naturale Regionale “Terra delle “Gravine”, costituito ex lege nel 2005, con l’evidente intento, seppur non dichiarato, di mettere assieme i territori della “pietra scavata” che hanno dato vita ai villaggi rupestri e quelli della “pietra costruita”, quei “thòlos” da cui discendono i trulli della Murgia.
Non esiste altrove, in tutta l’Europa occidentale, un’area con un’analoga concentrazione di insediamenti rupestri e di siti archeologici, con ricchezze naturalistiche e fenomeni carsici di simile rilevanza, con un paragonabile patrimonio di biodiversità. È un vasto territorio in cui sono altresì comprese aree a fortissima antropizzazione, si pensi alla Gravina di Statte ubicata a pochi chilometri dalla zona industriale di Taranto, che per questo motivo devono essere tutelate e valorizzate con maggiore attenzione.
Per questo c’è oggi il Progetto “UPPark! Strategie di rete per il Parco Terra delle Gravine”, sostenuto da Fondazione con il Sud nell’ambito del Bando Ambiente 2015, che prevede l’esecuzione di una serie di attività per valorizzare il Parco Naturale Regionale “Terra delle Gravine” rendendolo pienamente fruibile ai cittadini.
Attuando una serie di interventi per la prevenzione e la riduzione dei rischi ambientali nell’area del parco, inoltre, il Progetto “UPPark” intende preservare l’integrità dei questo straordinario ecosistema, un vero e proprio santuario della biodiversità, per le generazioni future.
Il progetto è stato proposto dal WWF “Trulli e Gravine”, in qualità di capofila, insieme a un ampio partenariato che comprende la Provincia di Taranto, in qualità di organismo di gestione del Parco Naturale Regionale Terra delle Gravine, la Casa Circondariale di Taranto, lo IAMC-CNR, l’Ufficio Scolastico Provinciale, il Gruppo Speleologico Martinese, l’Associazione “Learning Cities”, il Club Unesco, il CNSAS Servizio Regionale pugliese, il Nucleo Volontario Protezione Civile di Palagiano, “La Mediana”, e la Federazione Speleologica Pugliese.
Tra le tante iniziative tese a dare nuova vita il parco naturale regionale più grande della Puglia, si segnala il restauro conservativo di alcuni immobili dell’Oasi WWF Monte Sant’Elia, tra questi la Sala Comune e la vecchia stalla della antica masseria in cui, dopo il loro ripristino, saranno realizzati un infopoint e un ufficio accoglienza a favore di tutti coloro che, cittadini o turisti, vorranno visitare la zona percorrendone i sentieri, a piedi o in bici; nella struttura, inoltre, saranno organizzate ed ospitate iniziative e manifestazioni di sensibilizzazione e promozione dei corretti stili di vita a contatto con la natura. L’Oasi WWF Monte Sant’Elia, una delle sette Oasi WWF in Puglia, rientra infatti nel Parco “Terra delle Gravine” e nel SIC-ZPS Area delle Gravine; l’Oasi si estende per circa cento ettari in agro di Massafra comprendendo un bosco di leccio, macchia mediterranea, pascoli, seminativi e una masseria storica.
L’Associazione WWF Trulli e Gravine, che gestisce da sei anni l’Oasi WWF Monte Sant’Elia a titolo gratuito, opera in Provincia di Taranto dal 1985 per la conoscenza, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio naturalistico e paesaggistico del territorio, distinguendosi per lo spirito di coinvolgimento della cittadinanza in attività di sensibilizzazione sulle tematiche ambientali e per la fattiva collaborazione volta ad orientare le amministrazioni pubbliche verso programmi, accordi e progetti per il raggiungimento delle finalità associative.
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