Questa estate ILVA ha concluso le attività di smaltimento delle traversine ferroviarie e dei pneumatici fuori uso (PFU) che si trovavano all’interno dello stabilimento in due aree attualmente sottoposte a sequestro. E’ quanto comunica l’azienda con una nota stampa che riportiamo integralmente. Nell’immagine in alto il risultato finale, di seguito lo stato delle cose in precedenza.
Dopo l’accettazione del progetto di smaltimento da parte delle Autorità Giudiziarie, il 5 ottobre 2015 gli Enti di controllo preposti hanno rimosso i sigilli e dato all’azienda la facoltà di accedere all’area. ILVA ha immediatamente avviato la delicata fase di valutazione preventiva che le ha consentito di selezionare i partner industriali per svolgere nel migliore dei modi questa attività. In particolare, sono stati verificati i requisiti tecnici, finanziari e legali delle varie ditte appaltatrici che hanno partecipato alla gara, per avere la garanzia che tutti i soggetti coinvolti lavorassero secondo i più rigidi standard ambientali e di sicurezza. Dopo aver individuato i migliori partner industriali, è iniziata la rimozione delle traversine e degli altri materiali, attraverso due modalità: trasporto ferroviario e su gomma. Come previsto, gli enti di controllo apporranno nuovamente i sigilli. Nei prossimi mesi ILVA commissionerà a una ditta esterna un’indagine per la caratterizzazione dei suoli.
ILVA ha inoltre completato la rimozione dei pneumatici fuori uso (PFU) che si trovavano all’interno dello stabilimento in un’area di circa 20.000 metri quadrati, anch’essa sottoposta a sequestro e resa accessibile temporaneamente dalle Autorità. Questo progetto è stato avviato da ILVA il 25 ottobre 2016 per adempiere alla prescrizione UA 26 che prevede la rimozione del materiale e la caratterizzazione dei suoli dell’area interessata, su cui erano presenti, oltre ai PFU (circa 3.200 t), altri materiali: legname (circa 3 t), materiale ferroso (circa 72 t), tubi idraulici in gomma (circa 22 t), traversine ferroviarie (circa 6 t), nastri trasportatori in gomma (circa 6 t); acque di lavorazione (circa 27 t), per un totale di oltre 3.300 tonnellate.
L’attività di rimozione del materiale, che si è conclusa il 30 giugno 2017, è avvenuta via camion. Anche in questo caso ILVA ha operato in stretta sinergia con tutte le Autorità competenti e attraverso partner industriali selezionati dopo un’attenta valutazione dei requisiti. Così come per le traversine, l’azienda si è impegnata a realizzare un’indagine per la caratterizzazione dei suoli.
Entrambi gli interventi sono stati portati a termine con successo nei tempi previsti grazie alla stretta collaborazione, in tutte le fasi, con le diverse Autorità coinvolte, che sono state sempre informate delle operazioni in corso, realizzate nel rispetto di tutte le normative vigenti in materia di ambiente e sicurezza.
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