In parallelo all’offerta turistica, Laterza suggerisce anche lo sviluppo dell’offerta culturale e di studio. Nelle nostre città potrebbero sorgere facoltà di matematica e filosofia, dei veri e propri centri mondiali ispirati a quello che fu il pensiero pitagorico e quello di altri scienziati e filosofi che dettero il via alla corrente razionalista. La ex Magna Grecia un vero e proprio laboratorio di idee ricco di testimonianze archeologiche: potrebbe essere questa la via di sviluppo del nostro territorio per uscire dalla crisi economica e per trovare una alternativa alla sola industria (inquinante). Certamente questo percorso suggerito nell’articolo di Laterza non sarebbe facile e neanche breve.
Essenziale sarebbe destinare investimenti a lungo termine e soprattutto il coinvolgimento della popolazione che dovrebbe sentirsi parte integrante del progetto. Entrare tra i siti UNESCO è impresa non facile che richiede anni di impegno e redazione di dossier molto particolareggiati e completi sui luoghi oggetto di valutazione da parte dell’ente internazionale. Ma la fatica, se giungesse a buon fine, ripagherebbe senz’altro in termini di rientro economico sotto forma di turismo e fondi internazionali per la salvaguardia dei siti. Qualcuno si sta già muovendo in questi giorni.
Proprio oggi, il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, ha inviato agli uffici preposti del Mibact la richiesta al ministro Franceschini di un tavolo d’ascolto per l’avvio del progetto “Magna Grecia” (leggi qui). Un sogno per Taranto? Le potenzialità per sviluppare un’idea del genere ci sono senz’altro, ma bisognerebbe crederci seriamente puntando in investimenti per il futuro e cultura. Ma abbiamo una classe dirigente all’altezza di un progetto simile?
Di fronte ad un neo sindaco che come prima mossa ufficiale del suo mandato incontra i vertici della grande industria, il pessimismo ci assale e tenderemmo piuttosto a sperare in un progetto che partisse dal basso, bypassando istituzioni chiuse in una visione limitata alla solita piccola e misera politica industriale. Una nota infine ad una iniziativa che grande successo sta ottenendo a Taranto: la Spartan Race.
Una iniziativa del genere, più spostata verso l’aspetto di business legato al brand Sparta, ben si accosterebbe ad un progetto di più ampio respiro culturale che farebbe Taranto meta sicuramente centrale di un tour della Magna Grecia. Uniremmo cioè utile e dilettevole: un cambiamento epocale del ruolo di Taranto che diverrebbe luogo centrale per il culto della antica Grecia e luogo di riferimento per l’attività ludica a questo collegato.
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