Amianto: qualcosa si muove per le domande di prepensionamento
In attesa della modulistica necessaria per richiedere l’applicazione della legge sul prepensionamento per i lavoratori malati di amianto, spunta, attraverso una circolare dell’INPS, il seguente messaggio dove è possibile leggere “In attesa della pubblicazione della circolare illustrativa della nuova disposizione si fa presente che la suddetta pensione di inabilità spetta ai lavoratori iscritti all’assicurazione generale obbligatoria, alle forme esclusive e sostitutive della medesima,…”, in conclusione la modulistica non è ancora pronta e, quasi 3mila persone gravemente malate per aver lavorato a contatto con l’amianto aspettano. L’ultima legge di Bilancio consente loro di ottenere il prepensionamento anche se hanno pochi anni di contributi versati. Ma senza decreti attuativi quella possibilità resta lettera morta. Così loro aspettano.
Però forse qualcosa si sta cominciando a muovere. Lo rende noto l’Osservatorio Nazionale Amianto, attraverso il suo presidente avv. Ezio Bonanni. Tutti i lavoratori interessati dovranno presentare la domanda entro il prossimo 16 settembre, pena il dover attendere l’anno prossimo.
“Spero che non ci siano altri ostacoli ai fini dell’operatività della nuova legge per il prepensionamento dei lavoratori dei quali è stata riconosciuta l’origine professionale ovvero l’insorgenza per motivi di servizio del mesotelioma, del cancro polmonare, e dell’asbestosi”, dichiara l’avv. Ezio Bonanni, presidente dell’ONA. Esprime una leggera soddisfazione il signor Giannoni, il quale spera che non ci siano altri intoppi per poter accedere al pensionamento, avendo egli contratto asbestosi, che è stata riconosciuta come malattia professionale per effetto della sentenza di condanna a carico dell’Inail.
L’associazione è pronta quindi ad assistere tutti i lavoratori che hanno contratto queste gravissime patologie (mesotelioma, cancro polmonare ed asbestosi) che l’Inail ha riconosciuto, ovvero che sono state riconosciute come causa di servizio. Tutti i lavoratori interessati potranno accedere al prepensionamento con le modalità stabilite dall’Inps fermo restando che l’ONA protesta vibratamente per gli inaccettabili ritardi con i quali è stato emanato il decreto e poi la circolare, senza che per altro siano ancora disponibili sul sito dell’Inps gli applicativi per il deposito della domanda e senza che i patronati tutt’oggi abbiano ricevuto i modelli per il deposito della domanda di pensione.
Per tali motivi, l’ONA annuncia fin da ora un’azione collettiva di risarcimento dei danni, in particolare per quei cittadini che a causa della disinformazione, e dei ritardi, e dell’assenza della modulistica, si trovano a tutt’oggi impossibilitati per depositare la domanda.
Per maggiori informazioni consulta il sito istituzionale ONA Onlus al link https://osservatorioamianto.jimdo.com/assistenza-legale/pensione-immediata-per-il-lavoratori-malati-da-amianto/