Sanità: Emiliano a Taranto e Mottola per inaugurare i nuovi servizi della Asl

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TARANTO – Giornata divisa tra Mottola e Taranto per il presidente della Regione Michele Emiliano che questa mattina ha partecipato all’inaugurazione dei nuovi servizi promossi dalla Asl ionica:  il Centro Territoriale per l’Autismo (CAT) a Mottola presso l’Ospedale Vecchio; la Struttura di Endoscopia Bronchiale Oncologica e il Laboratorio Manipolazione Farmaci Antiblastici all’Ospedale “San Giuseppe Moscati” di Statte;  l’Unità Operativa Complessa Socio Sanitaria a Mottola. In programma anche un incontro in Prefettura.

palestra ospedale mottola«Quello di Mottola è un esperimento unico nel suo genere perché oltre ad aver riaperto strutture che non erano utilizzate, abbiamo messo insieme anche la medicina del territorio – ha commentato Emiliano – questo costituisce una strategia sociosanitaria modernissima che arricchisce il territorio. Mottola oggi, nonostante abbia perso il suo ospedale, può andare fiera di ciò che ha costruito e di ciò che rappresenta nel panorama sanitario».

Ed ha aggiunto: «Da oggi chi ha una disabilità e necessita di prestazioni riabilitative di carattere sociosanitario può contare su un nuovo centro diurno, moderno e accogliente, nel bellissimo edificio dell’Ospedale vecchio di Mottola (Taranto). Abbiamo aperto nella stessa struttura anche una Residenza sociosanitaria per Anziani (RSSA). Dalle foto potrete vedere la qualità dei nuovi ambienti (camere, bagni, sale lettura, palestra, infermeria) dove gli ospiti potranno ricevere assistenza e prestazioni sanitarie complesse».

L’accesso alle prestazioni erogate da entrambe le strutture avviene attraverso l’Unità di Valutazione Multidimensionale, una equipe multiprofessionale dei distretti socio sanitari che serve a valutare i bisogni dell’individuo. Per accedere al servizio bisogna rivolgersi alla Porta Unica di Accesso (P.U.A.) della propria ASL di riferimento.

I NUOVI SERVIZI

Il Centro Territoriale per l’Autismo ha sede presso l’Ospedale Nuovo (via Silvio Pellico), e corrisponde a quanto previsto dalle “Linee guida per l’Autismo SINPIA”, dalle “Linee guida dell’Istituto Superiore di Sanità” del 2011, dalle “Linee guida regionali per i disturbi dello spettro autistico” del 2013 e dal Regolamento Regionale n. 9 del 2016.

Presso lo stesso saranno attivati percorsi diagnostico-terapeutici che prevedono: accoglienza e informazione; valutazione multidisciplinare psicodiagnostica, secondo l’applicazione dei protocolli specifici riconosciuti dalla comunità scientifica nazionale e internazionale; indicazioni per approfondimenti clinico-strumentali (esami ematochimici, indagini audiologiche e visive, elettroencefalogramma, ecc.); elaborazione o rimodulazione del progetto abilitativo e riabilitativo individuale; supporto educativo e psicologico alla coppia genitoriale; supporto all’integrazione scolastica; presa in carico, prevista per la fascia di età 0-6 anni, mediante trattamento riabilitativo intensivo globale, psico-educativo, comportamentale, individualizzato ed eventualmente associato, a seconda dei casi, a strategie di Comunicazione Aumentativa Alternativa.

Gli interventi del CAT sono finalizzati a correggere comportamenti disadattivi, facilitare l’emergenza di competenze (sociali, comunicativo-linguistiche, cognitive) che possano favorire l’adattamento del soggetto all’ambiente in cui vive, favorire lo sviluppo di una soddisfacente regolazione e modulazione degli stati emotivi e il controllo degli impulsi. L’équipe multidisciplinare è composta da un Dirigente Neuropsichiatra, un Dirigente Psichiatra, uno Psicologo, un Assistente Sociale, un Educatore Professionale, un Tecnico della riabilitazione.

Il CAT sarà aperto per almeno 38 ore settimanali per almeno 5 giorni alla settimana. L’Unità Operativa Complessa Socio Sanitaria Asl Taranto presenterà due servizi: il Centro Diurno Socio Educativo Riabilitativo e la Residenza Socio Sanitaria Assistenziale (RSSA) per Anziani, che avranno sede presso l’Ospedale Vecchio “Umberto I” di Mottola. Il Centro Diurno è una Struttura Socio-Assistenziale a ciclo diurno finalizzata al mantenimento e al recupero dei livelli di autonomia della persona e al sostegno della famiglia.

Il Centro è destinato a soggetti diversamente abili, anche psicosensoriali, con notevole compromissione delle autonomie funzionali, che necessitano di prestazioni riabilitative di carattere sociosanitario. L’accesso alle prestazioni erogate dal Centro Diurno avviene attraverso l’Unità di Valutazione Multidimensionale. Per accedere al servizio bisogna rivolgersi alla Porta Unica di Accesso (P.U.A.).

La RSSA per Anziani eroga prevalentemente servizi socio assistenziali a persone anziane (età superiore a 64 anni) con gravi deficit psicofisici o affette da demenze senili che non necessitano di prestazioni sanitarie complesse ma che richiedono un alto grado di assistenza alla persona con interventi di tipo assistenziale e socio-riabilitativo a elevata integrazione socio sanitaria, che non sono in grado di condurre una vita autonoma e le cui patologie, non in fase acuta, non possono far prevedere che limitati livelli di recuperabilità dell’autonomia e non possono essere assistite a domicilio. L’accesso a persone che non hanno raggiunto i 64 anni di età è limitato a persone affette da demenze senili, morbo di Alzheimer e demenze correlate.

L’ospitalità presso la RSSA fa riferimento a programmi di lunga durata. Anche l’accesso alle prestazioni erogate dalla RSSA avviene attraverso l’Unità di Valutazione Multidimensionale. Per accedere al servizio bisogna rivolgersi alla Porta Unica di Accesso (P.U.A.). Nella stessa giornata, presso l’Ospedale Moscati, è prevista l’inaugurazione della Struttura di Endoscopia Bronchiale Oncologica e il nuovo Laboratorio Manipolazione Farmaci Antiblastici gestito dal Dipartimento Farmaceutico diretto dalla Dott.ssa Rossella Moscogiuri.

L’Unità di Manipolazione Farmaci Antiblastici della Struttura Complessa di Farmacia del Presidio Ospedaliero Centrale è preposta alle preparazioni magistrali di farmaci antiblastici destinati ai pazienti oncologici ed ematologici della ASL di Taranto e a quelle destinate ad altre Strutture che ne fanno uso per particolari condizioni cliniche. La nuova struttura consentirà di aumentare la capacità produttiva che attualmente si attesta intorno alle 35.000 preparazioni magistrali all’anno, rendendo possibile l’allestimento delle terapie destinate alla nascente Oncoematologia pediatrica, quello di terapie di supporto per la palliazione, e quello di terapie per strutture esterne alla ASL di Taranto che dovessero rappresentarne la necessità.

La nuova struttura di Endoscopia Bronchiale si pone nello scenario nazionale come una delle strutture più all’avanguardia per la diagnostica oncologica del polmone. Le modernissime attrezzature rappresentano quanto di più innovativo è stato prodotto negli ultimi anni in campo endoscopico. Il personale della struttura, essendo già parte integrante del gruppo interdisciplinare di studio della patologia toracica oncologica “Giot”, ha già una mentalità di studio aperto al confronto con le diverse figure professionali che caratterizzano lo studio delle patologie polmonari quali il radiologo, l’anatomopatologo, il chirurgo toracico, l’oncologo e il radioterapista.

Bagaglio di esperienza, questo, che consente di guardare ad una attività lavorativa proiettata nella modernità e nelle logiche di una visione d’insieme e multidisciplinare della malattia. La nuova strumentazione, dotata di apparecchiature ad alta definizione, garantisce una qualità d’immagine superba che consente di percepire anche le più fini alterazioni della mucosa e di gestire al meglio anche le situazioni critiche (come importanti sanguinamenti) mantenendo un buon campo d’immagine.

L’ulteriore progresso tecnologico è stato raggiunto con l’acquisizione degli Eco-Endoscopi Bronchiali (EBUS-Lineare e EBUS-Radiale) che consentono con l’utilizzo degli ultrasuoni una chiara percezione delle strutture poste attorno alle grosse vie aeree ed all’esofago, avvalendosi anche della funzione doppler, rappresentando il maggior progresso in campo endoscopico degli ultimi 10 anni. Altra procedura ecoendoscopica di recente introduzione è l’Ebus radiale con le minisonde. La sala endoscopica è affiancata da una saletta attrezzata di microscopio e finestra sulla sala endoscopica che consente la visualizzazione di masse bronchiali al di fuori del campo visibile.

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