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Gasdotti, M5S: “Scelta di politica energetica fallimentare figlia di Renzi ed Emiliano”

“Nonostante secondo i dati del MISE i consumi di gas in Italia siano drasticamente precipitati nell’ultimo decennio, si continua ad investire in gasdotti e in Puglia se ne vogliono far arrivare addirittura tre. Una scelta miope e dannosa del governo nazionale, un vero e proprio reato contro l’umanità che si sta concretizzando anche a causa dell’inerzia del governo regionale e di un governatore che sembra accorgersi sempre in ritardo dei problemi nonostante li avessimo segnalati con abbondante anticipo come constatabile da chiunque”.

Queste le dichiarazioni dei consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle Antonio Trevisi e Gianluca Bozzetti rilasciate nel corso della conferenza stampa di questa mattina nel corso della quale sono intervenuti anche la senatrice M5S Daniela Donno, il consigliere comunale M5S di Cavallino Giampaolo Falco e Alfredo Fasiello rappresentante del Movimento NoTAP. I cinquestelle hanno annunciato per domani 18 luglio, un sit-in di protesta di fronte al palazzo del Consiglio regionale di cittadini, attivisti e portavoce, contro l’arrivo dei nuovi gasdotti in Puglia.

“Avevamo segnalato con largo anticipo problematiche, interventi necessari e criticità al governatore Emiliano sia per quanto riguarda TAP che per quanto riguarda Eagle LNG – hanno detto i consiglieri Antonio Trevisi e Gianluca Bozzetti che seguono le due vicende da circa due anni – ci siamo scontrati con il disinteresse di un governatore che poi finge sempre di essere caduto dalle nuvole. Il fatto che abbia dichiarato che, dell’arrivo di Eagle, si è accorto da pochissimo è quantomeno grottesco e la dice lunga sull’attenzione che Emiliano riserva a questa Regione. Addirittura oggi ARPA ha confermato quanto sosteniamo da circa un anno: nel luogo scelto per l’approdo di TAP la presenza della posidonia oceanica non è affatto sporadica, dunque l’intera procedura di affidamento di TAP è falsata da un enorme vizio ab origine.”

I cinquestelle hanno spiegato, dati alla mano, per quali ragioni una politica energetica basata sul gas nel 2017 sia fallimentare e miope da tutti i punti di vista, ambientale, economico e strategico. E proprio mentre il mondo si muove verso le fonte rinnovabili in Puglia si sceglie di “innovare” puntando sul “vecchio”.

“Nel  2005 – ha evidenziato Trevisi – il consumo interno lordo di gas naturale in Italia era pari a 71,17 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio  (Mtep) nel 2015 si è attestato a 55,30 Mtep (fonte Bilancio Energetico Nazione del Ministero dello sviluppo Economico). In poco più di un decennio  i consumi di gas in Italia sono scesi di oltre un quinto però oggi si continua a dire che  abbiamo bisogno di realizzare dei gasdotti. In Puglia se ne vogliono realizzare addirittura tre. Lo sviluppo tecnologico sia nel settore industriale, edilizio e nei trasporti vedono l’elettricità quale vettore del futuro. Nulla fa pensare che il gas possa diventare il vettore energetico del futuro: nel settore industriale ed edilizio gli impianti di riscaldamento hanno rese maggiori proprio se elettrici, alimentati da impianti fotovoltaici o altre rinnovabili  e nel settore dei trasporti tutti puntano a sviluppare una mobilità elettrica a basso impatto ambientale. Di scelte energetiche sbagliate ne abbiamo viste molte negli ultimi decenni e questa si aggiungerebbe alle altre perché non c’è nulla che faccia pensare ad un interesse strategico nazionale di queste opere se non un grosso business che  punta a monetizzare gli ultimi grossi giacimenti esistenti sul pianeta.”

“Ritardare la diffusione delle fonti rinnovabili, ormai più convenienti economicamente delle fossili, come si sta tentando di fare, è un reato contro l’umanità. – hanno concluso i cinquestelle – Non ce lo possiamo permettere i cambiamenti climatici non seguono le logiche della ricchezza concentrata nelle mani di pochi. Ecco perché martedì 18 si terrà un sit-in di protesta di cittadini, attivisti, associazioni e portavoce davanti al palazzo del Consiglio regionale, per ribadire al governo regionale e a quello nazionale che i pugliesi sono stanchi di scelte miopi che, per fare gli interessi di qualcuno oggi, si trasformeranno in dei problemi da risolvere per i nostri figli domani. Per una volta si provi a ragionare a lungo termine per il bene della nostra collettività e non solo per soddisfare i soliti squallidi interessi economici e politici di qualcuno. Questo è il momento giusto per investire sul futuro ed abbiamo i mezzi per farlo.”

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