Romandini: Taranto può farcela, saremo le sentinelle del cambiamento
“Taranto ha grandi potenzialità, energie che vanno liberate, risorse da valorizzare. Serve una nuova consapevolezza, un rinnovato senso dell’appartenenza che coinvolga tutti ma, soprattutto, i giovani le loro idee, i loro progetti, la loro voglia di fare”. Piazzetta San Francesco, nel cuore della città vecchia, tiene a battesimo la fase due dell’impegno civico e politico di Luigi Romandini. La corsa a sindaco è, ormai, sullo sfondo.
“E’ stata una bella esperienza – racconta ai giornalisti – ma soprattutto una spinta a continuare sulla strada della proposta tecnica, della concretezza, della competenza che supera gli steccati ideologici e guarda all’esclusivo interesse della città, della comunità, del territorio”.
Da qui la decisione di dare vita ad un nuovo soggetto che proseguirà questo percorso.
“Stiamo costituendo un’associazione di persone volenterose – spiega Romandini – che hanno voglia di mettersi a disposizione della collettività. Ci muoveremo in ambito culturale, sociale, ma anche economico, della rigenerazione urbana, delle tradizioni. Abbiamo un tesoretto che non vogliamo disperdere e cioè la progettualità messa in campo durante la competizione elettorale. Si tratta di decine di proposte corredate da percorsi di finanziamento che mettiamo a disposizione del nuovo Consiglio comunale, del sindaco Melucci a cui rivolgiamo gli auguri di buon lavoro, della sua giunta che speriamo di vedere presto all’opera. Vogliamo dialogare con le associazioni di categoria, con gli ordini professionali, con le istituzioni e le realtà del volontariato.
Taranto può e deve cambiare, noi ci impegneremo in maniera costruttiva, ma anche come voce critica, se sarà necessario. Dopo la pausa estiva organizzeremo momenti di confronto su alcune nostre proposte: il parcheggio da 1000 posti auto che recupera un’area demaniale in disuso nel cuore del Borgo, costruito con criteri di sostenibilità ambientale; la realizzazione di passeggiate a livello del mare lungo il Canale Navigabile e Lungomare; un’area attrezzata per i nostri amici a quattro zampe; la piscina abissale come centro di alta specializzazione e ricerca medico-scientifica e come polo di attrazione per attività legate al mare.
Facciamo comunità, confrontiamoci sulle idee e sui progetti. Discutiamo di come fare arrivare a Taranto nuovi finanziamenti pubblici e investitori privati, ma allo stesso tempo non dimentichiamo i problemi di vivibilità che sono sotto gli occhi di tutti. Saremo sentinelle speciali, non vogliamo gridare solo altolà, vogliamo contribuire a tracciare un percorso di cambiamento vero e concreto”.