Anche tu come me anni fa, ti stai raccontando una marea di storie su chi sei e cosa sei capace di fare? La cosa fantastica è che a volte la parte ci riesce proprio bene vero? Sembriamo così tangibilmente credibili che gli altri non se ne accorgono. Non si rendono conto di quanta sofferenza invisibile invece, sia nascosta dietro quel copione che ci protegge dall’idea di chi possiamo realmente diventare. E mentre non se ne rendono conto, noi siamo lì a fustigarli esattamente per questo: da una parte ci diciamo che in fondo, va bene così, che “sappiamo e dobbiamo accontentarci” di quel che la vita ci offre, raccontandoci e raccontandogli che tutto sommato galleggiamo bene in questa mediocre serenità; dall’altra, ci risentiamo (e non poco) rispetto all’evidenza che i nostri reali stati d’animo non vengano notati all’esterno (perché opportunamente nascosti nel dietro le quinte del nostro palcoscenico mentale).
La realtà è che ogni storiella che rimpinza il nostro ego, beatamente accomodato nella nostra “culletta interiore” (dove è lecito avvinghiarci alle nostre irrinunciabili credenze) ha la mera funzione di tenerci ben saldi alla nostra zona di comfort, quel posto in cui aleggiano milioni di miliardi di scuse che adoriamo raccontarci per non correre il rischio di essere realmente potenti (no, non sto parlando del potere di cui parlano giornali e tv!), felici, invincibili nella semplice espressione di chi siamo e di cosa siamo venuti a fare in questo meraviglioso posto chiamato Pianeta Terra.
Sono arrivata a credere che ciascuno di noi abbia una chiamata personale che è unica come lo sono le impronte digitali – e che il miglior modo di avere successo sia di scoprire ciò che ami e poi trovare un modo di offrirlo agli altri in forma di servizio, lavorando duro, e inoltre consentendo all’energia dell’universo di condurti. (Oprah Winfrey)
Ieri, assorta nella ricerca di un film da proporre ad un gruppo di persone che hanno iniziato un percorso di coaching con me, mi sono imbattuta e certamente non per caso, in una dichiarazione di Jim Carrey, attore, comico, cabarettista e produttore cinematografico americano che tutto ha avuto meno che una vita facile, che ha rilasciato dopo aver accolto e affrontato la sua depressione e i demoni interiori che l’hanno accompagnata.
Leggendo il suo scritto sono scoppiata letteralmente a piangere. Ho deciso di riportarle fedelmente in questo articolo perché ogni singola parola vibra altisonante con il mio vissuto ma soprattutto con il mio credo.
Sono certa che possano aiutare anche te che mi leggi perché quando a parlare con le corde del cuore è un personaggio cui la nostra mente associa di default un’immagine vincente, di successo e di “facile scalata” ad una vita felice ( pura illusione del nostro film mentale), il riflesso emotivo e la potenza dell’identificazione nella sua vita che ne derivano sono di una portata incredibilmente efficace: in questa proiezione riusciamo a percepirci tutti straordinariamente legati dalla stessa condizione di esseri umani con un cuore che batte, una vita pregna di sfide e una infinita lista di lezioni da imparare.
“Ho osservato l’effetto dell’amore e dell’umore di mio padre e di come ha alterato il mondo attorno a me, e ho pensato che è qualcosa da fare, qualcosa che merita il mio tempo. Quando avevo circa 28 anni, dopo un decennio passato a fare il comico professionista, una notte a Los Angeles ho realizzato che lo scopo della mia vita è sempre stato di liberare le persone dalla preoccupazione proprio come mio padre. Ho fatto qualcosa che fa sì che le persone mi presentano il meglio di se stesse ovunque io vada. Come servirai il mondo? Hanno bisogno di qualcosa che il tuo talento può dare? Questo è tutto ciò che devi capire, Te lo posso dire per esperienza, l’effetto che hai sulle altre persone è la migliore moneta che ci sia, perché alla fine non siamo gli avatar che creiamo, non siamo le immagini della pellicola, noi siamo la luce che brilla attraverso, tutto il resto sono solo fumi e specchi che distraggono ma non convincono veramente. Ciò che siamo giace da qualche parte oltre la personalità, oltre la percezione degli altri, oltre la maschera e la finzione e anche oltre lo sforzo stesso.
Puoi partecipare al gioco, combattere guerre, giocare con le forme, tutto quello che vuoi ma per trovare la vera pace devi lasciare andare la corazza. Il tuo bisogno di essere accettato ti può rendere invisibile in questo mondo. Non permettere a niente di oscurare la luce che brilla dalla tua forma, rischi di essere visto in tutta la tua gloria. Io dico spesso che auguro alle persone di poter realizzare tutti i loro sogni di ricchezza, fama, cosicchè possano vedere che non è dove andrai a trovare il tuo senso di completezza.
Come molti di voi io ero preoccupato di andare nel mondo e fare qualcosa di più grande di me stesso, fino a quando ho incontrato qualcuno più sveglio di me che mi ha fatto realizzare che niente è più grande di me stesso. I nostri occhi non sono osservatori ma sono anche proiettori che stanno facendo girare tutto il tempo una seconda storia sopra l’immagine che vediamo di fronte a noi, la paura sta scrivendo il copione e il titolo provvisorio non sarà mai abbastanza. Sto facendo una scelta conscia di percepire le sfide come qualcosa di benefico, cosicchè possa affrontarle nel modo più produttivo e te ne verrai fuori con il tuo stile che è parte del divertimento. La vita non accade a te, la vita accade per te, tu hai sempre due scelte, amore o paura, scegli l’amore e non permettere alla paura di farti rivoltare contro il tuo cuore giocoso.
Tutto quello che rimarrà di te è ciò che c’era nel tuo cuore. La mia anima non è contenuta all’interno dei limiti del mio corpo, il mio corpo è contenuto nell’assenza di limiti della mia anima. Puoi fallire in ciò che non vuoi veramente, quindi potresti allora correre il rischio di fare ciò che ami. Rilassati e sogna una bella vita. Si può trascorrere tutta la vita immaginando fantasmi preoccuparsi del percorso verso il futuro, ma tutto ciò che ci sarà sempre è quello che sta accadendo qui e le decisioni che prendiamo in questo momento che si basano sull’amore o sulla paura, molti di noi scelgono il proprio percorso dalla paura mascherata come praticità, ciò che vogliamo davvero sembra impossibile da raggiungere e ridicolo aspettarselo, quindi neanche lo chiediamo all’universo. Sto dicendo che io sono la prova che puoi chiederlo all’universo.” Jim Carrey
Che vita stai vivendo? Chiederti dove sta scorrendo la tua attenzione fa SEMPRE la differenza nelle tue giornate. Si dice infatti, che dove va la tua attenzione, lì scorre la tua energia. Ed io posso assicurarti che la consapevolezza è la mamma di ogni grande slancio!
Quanto sei disposto a vivere la vita che meriti? E quanto pronto sei a conoscere la tua missione individuale? Ma soprattutto, cosa significa avere una missione? Te ne parlo nel prossimo articolo!
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Appassionata di mente umana e fisica quantistica è anche libera ricercatrice di medicina quantica.
Lavora per aziende e privati, tiene conferenze, seminari e corsi individuali, sessioni di coaching personalizzate e di gruppo. E’ ideatrice del metodo TalentiAMO e organizza percorsi di guida e sostegno sui disturbi alimentari, lavorando in equipe con psicologi e nutrizionisti.
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