“Massafra vuole respirare”: partecipa anche il movimento “Taranto Respira”

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Il Movimento “Taranto Respira” parteciperà domani, venerdì 30 giugno, alla Manifestazione “Massafra vuole respirare”, condividendone in toto le motivazioni e proposte.

Sempre più numerosi e autorevoli studi nazionali e una cospicua letteratura internazionale confermano che tutti gli impianti di incenerimento, e quindi anche quelli di ultima generazione come i termovalorizzatori, producono impatti ambientali e sanitari con notevoli costi a carico delle comunità “costrette” ad ospitare questi impianti.

Il territorio di Taranto e della sua provincia, già così compromesso da industrie altamente impattanti e dalla presenza di inceneritori, avrebbe bisogno per rinascere di una radicale inversione di tendenza attraverso un piano strategico che preveda il progressivo abbandono dell’economia basata sull’incenerimento per passare ad una imprenditoria dedita al recupero e al riuso.

Riteniamo, pertanto, che il raddoppio del termovalorizzatore sia incompatibile con la difesa della salute e dell’ambiente e che costituisca un ostacolo allo sviluppo dell’economia circolare, obiettivo primario della Comunità Europea, modello di riferimento per superare le crisi economiche, ambientali e sociali del nostro tempo.

A prescindere dal giallo del “boschetto scomparso”, episodio a dir poco sconcertante, siamo altresì convinti che alla base di un reale cambiamento ci debba essere la priorità di una assoluta trasparenza e di una reale concertazione per una concreta collaborazione tra cittadini e amministrazioni nella complessa gestione del sistema rifiuti. Tutto ciò è reso ancora più indispensabile alla luce della emanazione del decreto legge 20 giugno 2017, n. 91, intitolato a “Disposizioni urgenti per la crescita economica nel Mezzogiorno”, con l’art. 9 che, in sostanza, cancella , con un semplice tratto di penna, tanti rifiuti industriali finora considerati pericolosi.

Taranto Respira auspica che da domani finalmente vengano ascoltate le richieste del territorio e si avvii un percorso di reale cambiamento nella visione di uno sviluppo economico rispettoso della salute e dell’ambiente.

Vittoria Orlando e Giovanni Carbotti – Coportavoce Taranto Respira

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