Sanità, Perrini (Dit): la Regione Puglia gioca sulla pelle dei malati di Sla

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Di seguito le dichiarazioni del consigliere regionale Renato Perrini.

La Regione Puglia gioca sulla pelle dei malati di Sla e dei malati gravi, riducendo l’assegno di cura e slittando i pagamenti degli ultimi due mesi e dei mesi estivi. La notizia mi è stata riferita da una mamma tarantina, che accudisce il figlio malato di 12 anni, e che ogni giorno affronta disagi su disagi.

Lo scorso 21 giugno le associazioni dei malati hanno partecipato ad un tavolo programmatico dal quale sono usciti rammaricati e sconcertati per le decisioni prese dalla Regione Puglia e che penalizzano le famiglie.  Intanto il contributo quasi sicuramente sarà ridotto: tre le opzioni, 800-900-1.000 euro in base al numero degli aventi diritto, inferiori comunque ai 1100 euro mensili garantiti fino ad ora.

Non solo. Dal tavolo è emerso anche che le procedure devono partire ex novo, e dunque quasi certamente i malati non percepiranno l’assegno almeno per i mesi di maggio e giugno 2017 (mesi già maturati).

A questo si aggiunge che la presentazione delle nuove domande andrebbe dal 15 luglio al 15 settembre, nel pieno del periodo estivo, e questo determinerà una maggiore difficoltà nell’organizzazione della documentazione necessaria e quindi uno slittamento dell’assegno di almeno un altro bimestre. Siamo alla follia pura. Come faranno malati e famiglie a reperire il denaro per le cure necessarie? Come faranno a pagarsi le trasferte dei prossimi mesi?

La Regione si è giustificata riconducendo il tutto ad un sentenza che impone alla Regione di stanziare l’assegno di cura anche ai pazienti affetti da altre malattie degenerative e quindi di equiparare le risorse. Ma la verità è che già nel 2016 ben sapeva che il bubbone sarebbe scoppiato quest’anno, ma nulla ha fatto per trovare i fondi aggiuntivi necessari ad arginare il disagio che oggi si è venuto a creare.

Sarò al fianco delle associazioni in ogni azione di protesta e intanto lunedì presenterò un’interrogazione urgente nella quale chiedo spiegazioni al presidente Emiliano e all’assessore al Walfare.

 

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