Artigianato: la ricetta di Made in Taranto per vincere la crisi
L’unicità e l’imprenditoria del fare sono le chiavi per ricollocarsi, in maniera vincente, sul mercato. Made in Taranto (progetto di Promozione, Valorizzazione e Marketing territoriale) si rivolge al settore dell’artigianato e delle piccole aziende manifatturiere. Secondo un’indagine dell’Ufficio studi della Cgia, le imprese del settore dell’artigianato sono diminuite di 21.780 unità (dato su scala nazionale, in riferimento al 2015).
Come scongiurare la fine dei propri progetti e sogni di impresa? Serve una strategia. E la voglia di mettersi nuovamente in gioco.
“Made in Taranto – spiega il fondatore Gianluca Lomastro – ha finalmente le risorse giuste per sostenere chi abbia voglia di raccogliere questa sfida, con il sostegno e la consulenza di uno staff di professionisti specializzati in marketing, economia e fisco, progettualità, e sempre aggiornati per la tutela legale”. Made in Taranto, pronta a condividere i rischi degli artigiani e dei piccoli imprenditori, è l’unica realtà in tutto il Mezzogiorno ad operare con la “garanzia di risultato”.
Non una formula magica, ma un metodo consolidato, la cui efficacia è ampiamente sperimentata.
“Se vogliamo tornare ad essere grandi – suggerisce Lomastro – dobbiamo smettere di vendere la roba degli altri. Dobbiamo tornare a inventare, a creare”.
Serve dunque una inversione di tendenza: tornare all’oggetto unico, a dispetto di quello seriale della grande industria. Nato con l’uomo, l’artigianato, è tra le prime forme di espressione e di creatività. Un settore secolare, fatto di storia, di antichi mestieri, nel quale trova paternità l’arte del design. Non smettiamo di crederci. Non lasciamo che l’artigianato si estingua.