TARANTO – La prossima giunta dovrebbe, a nostro parere, inserire nel programma dell’amministrazione comunale, la realizzazione di una struttura fondamentale per l’economia e la politica cittadina: il mercato delle vacche. Dovrebbe trattarsi di uno spazio abbastanza grande e confortevole da riuscire a contenere i tanti protagonisti della politica e dell’economia tarantina che avrebbero così la possibilità di stipulare patti, accordi, collaborazioni al suon di grida, offerte e controfferte, esattamente come avviene ancora oggi in alcuni mercati del nord Africa e di parte dell’Asia (ma fino a pochi decenni fa anche da noi) in cui i frequentatori si scambiano bovini e altri animali.
Tale mercato potrebbe essere permanente o temporaneo, ma certamente dovrebbe funzionare nei mesi a ridosso delle elezioni, sia locali che nazionali, quando cresce l’intensità delle trattative e degli affari tra i protagonisti della politica. Gli scambi diverrebbero così più facili e immediati e soprattutto trasparenti e comprensibili da parte di chi volesse seguire le fasi delle trattative.
Accordi che fino ad ora hanno richiesto incontri semi clandestini con stressanti e interminabili trattative che prevedevano appoggi elettorali in cambio di poltrone e favori, potrebbero facilmente concludersi in pochi minuti nello spazio appositamente allestito e aperto a tutti. Commentatori politici e cittadini appassionati del genere di trattative seguirebbero direttamente le fasi che portano per esempio a cambi di alleanze, a passaggi da uno schieramento all’altro, ad accordi che prevedono voti in cambio – forse – di appalti o poltrone.
Accordi che ora ci appaiono incomprensibili e soggetti a critiche di ogni genere, verrebbero sdoganati se realizzati nel mercato delle vacche, uno spazio al di fuori dell’etica e dell’onore personale, in cui lo scambio acquista esclusivamente valore commerciale. Pensiamo solo a quanto tempo inutilmente si perde nel tentativo, da parte di alcuni, di dare dignità etica ad appoggi e alleanze per il ballottaggio che sono palesemente atti di convenienza personale.
D’altronde, un mercato delle vacche non scandalizzerebbe più nessuno, vista la bassa considerazione che si ha ormai della politica in Italia. Tale spazio potrebbe essere utile anche ai semplici cittadini e non solo ai grandi affaristi. Vuoi mettere in vendita il tuo singolo voto o addirittura quello della tua intera famiglia, nonni compresi? Qualcuno ti farà un’offerta soddisfacente nel mercato delle vacche, in denaro oppure in promesse di lavoro.
Vuoi una concessione edilizia, un permesso speciale di parcheggio, l’illuminazione della tua strada? Cosa c’è di meglio del mercato delle vacche per realizzare il tuo sogno! Tutto alla luce del sole, senza nascondersi dietro l’ipocrisia delle concessioni regolari, delle procedure corrette o delle ideologie condizionanti. Il mondo si regge sugli affari e sullo scambio di favori, questa la realtà e Taranto potrebbe fare da apripista a questo nuovo modo di portare avanti gli accordi amministrativi ed economici, vista la propensione alla trattativa dimostrata da tanti protagonisti dell’attuale stagione politica locale. Auspichiamo, da parte dei più attivi rappresentanti dell’arte del mercanteggiare, una raccolta di firme per l’istituzione del Mercato delle vacche, ormai indispensabile necessità per quasi tutti noi.
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