Taranto al voto, Baldassari sulla scelta di Sebastio: in atto un cortocircuito
“I decreti salva Ilva ogni volta ad esautorare la magistratura e gli enti locali sulla questione epidemiologica e ambientale tarantina. Un pensionamento anticipato che come diceva qualche mese fa lo stesso Sebastio “autoritariamente” arriva dall’alto e lo metteva fuori da quel processo nato dalle indagini condotte dal pool dell’ex procuratore, con cinque anni di anticipo”. Stefania Baldassari, sindaco della coalizione di centro-destra, approdata al ballottaggio del prossimo 25 giugno insieme al competitor Rinaldo Melucci (centro-sinistra), commenta con una nota stampa la decisione dell’ex procuratore Franco Sebastio, di sostenere il candidato del Pd.
“Il processo “Ambiente Svenduto” con alla sbarra gli inquinatori e la politica assieme – si legge – esponenti del Pd e dell’ex Giunta Stefano, che ora diventano alleati passando sotto la porta Santa dell’indulgenza di Michele Emiliano. Se avessimo provato anche solo ad immaginarlo qualche settimana fa avremmo detto “impossibile”. Perché le marce, le denunce, le inchieste, gli arresti ci hanno segnato per sempre nella coscienza e nulla, immaginavamo, sarebbe stato più come prima. E invece no.
Qual è stato il cortocircuito che ha azzerato anni di lacrime e sangue di questa terra, di sit-in davanti a quel Tribunale dove ci attendiamo ancora che venga fatta giustizia? Cosa unisce un uomo come Sebastio che da donna dello Stato e delle istituzioni vedevo come faro nella nebbia di questi interminabili e dolorosi anni della mia città? Cosa spinge così fortemente ad andare tutti, senza distinzioni, senza precauzioni, senza memoria e senza dignità contro di me e la mia coalizione? Abbiamo toccato il nervo scoperto dei poteri forti? Siamo pericolosi? Siamo troppo liberi? Io oggi rinuncio all’immagine di un uomo che era un mio mito ma non rinuncio a liberare la mia città. Sola contro tutti non ho paura. Resto fedele a me stessa e so che a prescindere dal risultato la vittoria è già mia”.