Taranto al voto, il “Mutavento” di Franco Sebastio: al ballottaggio sostiene Melucci
TARANTO – “Come ricorderete, qualche giorno fa la coalizione di centrodestra apriva agli elettori di Sebastio, Brandimarte e Bitetti. Bene. Noi siamo riusciti a convincere i suddetti candidati alla carica di sindaco a unirsi al nostro progetto. Loro no. E tutto questo, come sempre, alla luce del sole. Evidentemente siamo credibili ed autorevoli, perché bastano le strette di mano, perché basta parlare di programmi, non servono altri accorgimenti che il centrodestra sbandiera ad ogni occasione”.
Arriva tramite una nota stampa di Rinaldo Melucci, candidato sindaco del centro-sinistra, la conferma alle indiscrezioni che stanno suscitando un vespaio di polemiche su Facebook: anche l’ex procuratore della Repubblica, Franco Sebastio, candidato sindaco di una coalizione formata da quattro liste (Siamo Taranto, Mutavento, Mutavento per il territorio e la vita, Taranto in comune), rimasto fuori dal ballottaggio, sale sul carro del presunto vincitore.
La notizia non ci stupisce, anche se ci amareggia non poco. Solo qualche giorno fa avevamo pubblicato un articolo a firma del nostro collaboratore Giuseppe Aralla, che già nel titolo poneva un quesito: Nevoli, Sebastio e Fornaro: saranno i tre moschettieri dell’opposizione? Nel testo era contenuto un auspicio (condito da un pizzico di ingenuità) tradito nelle ultime ore. Ma il rischio di questo “mutavento” si avvertiva nell’aria anche in tempi meno recenti. Non è un caso, infatti, se Inchiostroverde.it non ha mai espresso il proprio appoggio a questa candidatura che solo in apparenza poteva sembrare vicina al mondo ambientalista.
E così, l’ex procuratore Sebastio, grande protagonista della stagione legata all’inchiesta (poi processo) “Ambiente Svenduto” sul disastro ambientale prodotto dall’Ilva – costantemente disinnescata dai decreti salva-Ilva varati dai vari governi di centro-sinistra che si sono succeduti dal 2012 ad oggi – sposa proprio la linea del Pd. E a noi resta poco da aggiungere.