Taranto al Voto, Baldassari attacca Melucci e loda Degl’Innocenti
“Partiamo dal comunicato stampa di Dante Capriulo diramato a tutte le testate giornalistiche nella giornata di ieri, 15 giugno 2017. Circostanziato, argomentato in ogni sua parte soprattutto lì dove si parla delle due liste che sarebbero pronte al dietrofront. Vogliamo dire che c’è stato un errore? Vabbè facciamo finta di crederci, ma è tutta una campagna elettorale che sopportiamo quest’aria di supponenza”.
Questo lo sfogo della candidata Stefania Baldassari, giunta al ballottaggio contro Rinaldo Melucci (Pd), che questa mattina ha tenuto una conferenza stampa sulla polemica scoppiata in questi giorni di campagna elettorale, in merito ad un possibile cambio di alleanza da parte di due liste appartenenti alla coalizione di centro-destra – “Insieme per Taranto” – in procinto di sfilarsi per sostenere Melucci. Ipotesi smentita da una serie di note stampa apparse credibili quanto delle pezze a colori (leggi qui).
“E’ tutta una campagna elettorale che dietro il linguaggio forbito e l’eloquio scorrevole del candidato sindaco Melucci, ci sentiamo dire che loro sono i puri, che loro hanno il progetto e tutto il resto è niente – ha detto la candidata – parla di volersi confrontare con me sui programmi, ma poi non perde occasione per sfoggiare derisione, scherno, proporre l’immagine caricaturale di me in versione “rock star”. Non è così che si rispetta l’avversario. Non è così che ci si propone alla propria comunità nella veste delicata di candidato sindaco e guida dell’ente civico” .
Secondo la Baldassari, Melucci “dimostra ancora una volta di non poter essere il sindaco di tutti, perché alza muri e gioca a rompere su tutti i fronti, così come quando si è lasciato sfuggire di ipotetici accordi con questo e quell’altro partito. Io non voglio essere così. E il progetto inclusivo di “InsiemeperTaranto” resta e si rafforza con l’intenzione precisa di trasformare la città delle barriere, dei recinti, delle negazioni, in una città aperta, plurale, disposta invece a confrontarsi per costruire insieme sviluppo e benessere collettivo”.
La direttrice del carcere in aspettativa ha quindi invitato il suo avversario “a preoccuparsi di quello che accade a casa sua. Se fossi in lui mi preoccuperei di cosa accade nel Partito Democratico, delle guerre intestine. Mi preoccuperei soprattutto della guerra ingaggiata da Emiliano contro Renzi e in cui spesso Taranto ci è andata di mezzo, dalla sanità, all’ambiente, passando per la frettolosa cessione a Arcelor Mittal di parte dei nostri destini legati a quella fabbrica di acciaio. Chissà come ci rimarrebbe male il PD se al tavolo di confronto sui Piani Ambientali non ci fosse un loro pupillo ma un sindaco libero espressione di partiti diversi e di una forte rappresentanza civica? Riflettiamoci tutti”.
Non è mancato, infine, un cenno a Eva Degli Innocenti, da ieri reintegrata come direttore del Museo di Taranto dal Consiglio di Stato in attesa della decisione sul provvedimento del Tar che l’aveva sospesa insieme ad altri direttori.
“Una donna che ha amato subito questa terra e che torna degnamente al suo posto nel Museo MARTA di Taranto – ha detto la Baldassari – questa città ha bisogno di tante donne impegnate così e ha bisogno di riconoscere il ruolo e il contributo che le donne possono portare alla vita politica, culturale, civica, amministrativa ed economica di questa città. Bentornata Eva e buon lavoro”.