Tav, Foietta : l’Alta Velocità sulla Torino-Lione esiste solo per i suoi oppositori
“Gemelleremo le stazioni di Susa e Afragola” perché i NoTav in azione nei giorni scorsi in azione a Napoli (in occasione dell’inaugurazione del nuovo scalo dell’Alta Velocità campano) sono “materiale da esportazione”. Si conclude con una battuta scherzosa l’intervista che il commissario straordinario del governo per la Torino-Lione, architetto Paolo Foietta ha rilasciato ai microfoni del giornalista Daniele Priori, conduttore della trasmissione “Viaggi e Miraggi in Fm” in onda su Radio Punto Sud (in fm a Brindisi, Taranto e Lecce , in streaming al sito www.puntosud.net o sull’app ufficiale della radio).
“L’Alta Velocità sulla Torino-Lione esiste solo per i suoi oppositori”, ha detto in apertura d’intervento il commissario Foietta. “La tratta che si va realizzando è in realtà una moderna linea ferroviaria in grado di trasportare persone e merci molto più velocemente ma mai ai 330 chilometri all’ora che si raggiungono in pianura. Al massimo in galleria si raggiungeranno i 220 chilometri l’ora per il Moncenisio. Stiamo parlando di una moderna ferrovia che riduce le distanze facendo viaggiare treni come Frecciarossa o Tgv tra Milano e Parigi nello stesso tempo che si impiega per arrivare a Roma ma soprattutto riducendo l’inquinamento non solo al confine ma anche nei fondovalle Aumenterà poi certamente la competitività del comparto produttivo e del sistema industriale del Piemonte”.
Quanto al ruolo di mediatore tra governo, azienda e territorio del suo Osservatorio, il commissario conferma la volontà di “confronto con gli enti localì. Il progetto originale è stato completamente cambiato e rifatto nell’ambito dell’Osservatorio ascoltando le richieste dei sindaci. L’operazione è andata avanti con un progetto diverso e molto più rispettoso dell’ambiente. Questo progetto definito nel 2011 è quello su cui è stato redatto il progetto esecutivo adesso in corso d’appalto”.
Per la realizzazione la data rimane quella del 2030: ”E’ paradossale – ha detto Foietta – che ci siano voluti più di vent’anni per definire se farla e per finanziarla e poi ci vogliono dieci anni per realizzarla ma questo è un problema tipicamente italiano, impegnare molto tempo per prendere le decisioni che è anche un sintomo di democrazia. Peraltro i tunnel della Torino-Lione è l’unica opera considerata strategica che viene finanziata al 40% dall’Europa. E’ curioso che mentre c’erano tutti gli scontri con i NoTav nella stessa valle veniva realizzata la seconda canna dell’autostrada del Frejus di 13 chilometri nel totale silenzio del movimento NoTav che si configura più a questo punto come movimento no treno visto che non ha fatto nulla contro quello che è il vero problema ambientale il tunnel scavato per l’autostrada”.
“Il dialogo in ogni caso – ha garantito l’architetto confermato commissario del Governo nello scorso mese di gennaio – continuerà nonostante le molte difficoltà, anche di carattere politico visto il clima effervescente che c’è in Italia, in tutte le sedi e si porterà avanti con gli enti locali e con tutti coloro i quali si fanno portatori sani di interessi per il territorio come associazioni, ambientalisti. Nessun dialogo con chi tira pietre e decide che il confronto si fa con bastoni, bombe carta o molotov. Non può esserci dialogo con chi si mette al di fuori della democrazia”.