Taranto al voto, l’affondo di Bonelli e Lemma contro Melucci e Baldassari

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“A Taranto Rinaldo Melucci, candidato Pd e Stefania Baldassari, candidata del centrodestra, sono l’espressione di un identico progetto politico: quello che ha messo in ginocchio la città di Taranto e rubato il futuro alle tarantine e ai tarantini”. Lo affermano Angelo Bonelli, coordinatore nazionale dei Verdi e capolista per ecologisti Taranto Respira, e Anna Rita Lemma, referente della Lista “ Partecipazione è cambiamento”.

“Il candidato Rinaldo Melucci – spiegano – alcuni giorni fa ha candidamente affermato che il governo ha sbagliato i tempi per l’aggiudicazione dell’Ilva, cioè che la notizia dei 6400 esuberi andava data dopo le elezioni dell’11 giugno. Questo Pd, che non solo non ha il coraggio di fare alcuna manifestazione pubblica, perché i suoi esponenti verrebbero sommersi dall’indignazione popolare, avrebbe desiderato nascondere la verità ai cittadini, come ha sempre fatto.

Ricordiamo i dieci decreti salva Ilva che hanno annullato i diritti di una popolazione. Il Pd aveva promesso lavoro, salute e ambiente: invece regala 6400 esuberi, porterà la città alla situazione pre 2012, ovvero quando l’Ilva fu sequestrata, mentre i bambini di Taranto continuano ad ammalarsi. Ma il PD di Melucci una cosa è riuscita a farla: garantire l’immunità penale ad Arcelor-Mittal e Marcegaglia, una vera e propria barbarie giuridica. Una vergogna.

Dall’altra parte invece c’è una candidata, Stefania Baldassari, che ha realizzato la più grande operazione di riciclaggio politico e di trasformismo all’italiana. Con lei insieme alle forze tradizionali del centrodestra, come Forza Italia, si sono associati consiglieri e assessori comunali della sinistra della maggioranza uscente di Ippazio Stefàno, che hanno votato tutti i provvedimenti a favore del governo, a partire dal sostegno ai decreti salva Ilva.

Tutti uniti, destra e sinistra, in nome dell’inciucio con la Baldassari per riprendersi un posto da consigliere comunale e rifare quello che fanno da decenni. Baldassari e Melucci non sono nuovi e non sono una novità: hanno lo stesso, identico, progetto politico che ha affossato Taranto, che non ha difeso la salute, l’ambiente e il lavoro e ne ha consentito la colonizzazione. Entrambi rappresentano la continuità di quel sistema di inciucio di potere che governa la provincia di Taranto. Un sistema che con Pd e Forza Italia, a sostegno della Baldassari, vuole inceneritori e che si è piegato di fronte agli interessi di Roma”.

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