Taranto, a Tramontone un mare di rifiuti attende i bagnanti

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TARANTO – Un litorale a due passi dalla città, degno di apparire sulle cartoline turistiche, trasformato in un luogo di degrado e abbandono. Stiamo parlando per l’ennesima volta della zona del Tramontone dove sono ammassate enormi quantità di rifiuti di ogni genere: ferri arrugginiti, eternit, lavatrici, materassi e, dulcis in fundo, carcasse di animali. Un quadro davvero raccapricciante.

Questa mattina, abbiamo provveduto a denunciare nuovamente la situazione agli organi competenti che hanno assicurato un pronto intervento per rimuovere il tutto. Noi continueremo a monitorare sperando che alle intenzioni di chi ci ha risposto seguano realmente i fatti. Ma una riflessione specifica va fatta sia sul livello di inciviltà di taluni cittadini che sulla pessima pianificazione territoriale.

Occorre un regolamento che faccia rispettare gli aspetti naturalistici e ambientali. Il Comune deve trovare strumenti idonei per coordinare gli interventi in concertazione con le altre amministrazioni pubbliche, come il demanio regionale. Non si può abbandonare il territorio soltanto perché sussistono diverse competenze che generano anarchia.

Un’anarchia che sembra studiata a tavolino per giustificare una sempre più diffusa incapacità amministrativa e gestionale. Taranto è abbandonata da tutti: amministratori e cittadini. In questi giorni si discute animatamente sul tema elezioni: 10 candidati sindaco, quasi 40 liste, oltre mille candidati al Consiglio Comunale. Quanti di questi candidati hanno fatto un sopralluogo in zone degradate come il Tramontone? In questo elenco spropositato ci sarà qualcuno che finalmente si ricorderà di questi angoli dimenticati?

Daniela Tagariello

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