Ilva, M5S Taranto: l’unica soluzione è riconvertire economicamente il territorio

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 “L’unica soluzione per la questione Ilva è riconvertire economicamente il territorio”. E’ quanto si legge in una nota stampa del candidato sindaco M5S di Taranto Francesco Nevoli che riportiamo di seguito.
Le proposte delle due cordate Am Investco (Arcelor Mittal – Marcegaglia) e Acciai Italia (Jindal – Arvedi – Cdp – Del Vecchio) prevedono complessivamente – secondo i dati diffusi dai sindacati – dai 5000-6000 esuberi. Occorre procedere con misure di contrattazione tra cui c’è anche l’Accordo di Programma che prevede azioni integrate tra i vari livelli istituzionali: Governo, Regione, Provincia, Comune e i soggetti coinvolti. Si tratta di uno strumento che permetterebbe non solo di salvaguardare la salute e il reddito dei lavoratori, con il reimpiego nelle operazioni di bonifica, ma anche di riconvertire questo territorio puntando su nuove economie sostenibili che creano occupazione utile.

Chi parla di ecocompatibilità o di decarbonizzare l’Ilva, continua a mentire ai tarantini. Tra i bambini in età compresa tra 0 e 14 anni si sono osservati degli eccessi importanti per le patologie respiratorie. Nel rione Tamburi c’è un eccesso di ricoveri pari al 24% che cresce al 26% per i bambini residenti nel quartiere Paolo VI. Lo studio (messo a punto da Arpa, Asl, Regione Puglia) individua una relazione di causa-effetto tra le emissioni industriali e i dati sanitari. Questi dati ci dicono che non potrà esistere mai una produzione eco-compatibile. Tra l’altro llva non si è neppure adeguata, nonostante i ripetuti slittamenti in avanti dei termini, alle prescrizioni AIA. Oltre a non poter essere ecocompatibile, non esercita l’attività a norma di legge.

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