A conclusione del consiglio di fabbrica tenuto oggi, come già
evidenziato nella stessa giornata di ieri dalle segreterie nazionali e
territoriali di Fim, Fiom, Uilm e USB, le RSU dell’Ilva di Taranto hanno deciso di respingere con forza i numeri degli esuberi presentati da entrambe
le cordate nei loro piani che risultano così non negoziabili. Si dichiarano indisponibili a negoziare sui piani industriali presentati.
I piani vanno riscritti – dicono i sindacati – garantendo salute, ambiente ,occupazione e salari. Inoltre, viene ribadita la necessità di costruire una piattaforma rivendicativa che preveda il coinvolgimento della città. “Ambiente, salute e lavoro – si legge in una nota – sono imprescindibili per il rilancio di Ilva e della provincia ionica già fortemente in crisi.
A fronte della convocazione prevista per domani presso il Mise, i sindacati invitano tutti lavoratori all’unità per poter affrontare insieme questa difficile vertenza chiedendo agli stessi la massima partecipazione alla prima iniziativa di sciopero, che viene proclamata per i lavoratori diretti e degli appalti, in concomitanza dell’incontro per
le ultime quattro ore del primo turno di domani, con presidio sotto la portineria direzione fino a termine della riunione al Mise. In seguito saranno programmate ulteriori assemblee e forme di mobilitazione.