Di seguito il punto di vista dell’Ilva sul vertice di oggi a Roma con governo, sindacati e commissari straordinari.
In riferimento alla riunione di oggi con i sindacati, fonti vicine ai commissari straordinari spiegano che nel corso dell’incontro sono state illustrate le linee essenziali del piano industriale presentato da AM investCo, la cui offerta e’ risultata preferibile tra quelle presentate e per la quale è stata richiesta l’autorizzazione ministeriale alla stipula del contratto, considerato anche il parere positivo espresso dal comitato di sorveglianza.
Secondo le stesse fonti, sono stati anche illustrati gli elementi di valutazione considerati nella procedura di vendita (oltre al piano industriale anche il piano ambientale, l’utilizzo di risorse pubbliche per gli investimenti ambientali e il prezzo) che non prevede la possibilità di offerte di rilancio, come peraltro chiarito agli offerenti nel corso del procedimento.
Infatti i rilanci avrebbero dovuto riguardare tutte le componenti delle offerte presentate, ivi compreso il piano ambientale e il piano industriale, e ciò avrebbe comportato un significativo prolungamento dei tempi della procedura, incompatibile con il rispetto delle norme di legge che regolamentano il completamento degli interventi a tutela della salute e dell’ambiente e con le residue risorse ancora nella disponibilità dei Commissari per assicurare la prosecuzione delle attività industriali.
Non costituiva elemento di valutazione il cd rischio regolatorio recentemente richiamato dalla Commissione Europea non essendo evidentemente stimabile e apprezzabile a priori nel corso del procedimento. Peraltro i Commissari hanno avuto cura di richiedere ed ottenere dai due concorrenti l’impegno a mantenere fermo il piano industriale offerto (e i connessi effetti occupazionali) indipendentemente dalle eventuali prescrizioni antitrust adottate dalla Commissione.
Con riguardo alle preoccupazioni emerse in ordine ai livelli occupazionali indicati nelle offerte, le stesse fonti precisano che l’organico attuale del Gruppo Ilva è di 14.200 dipendenti, con CIGS autorizzata per 4.100 dipendenti. L’offerta di AM Invesco prevede come primo livello occupazionale 9.400 dipendenti. La CIGS in ogni caso copre e coprirà la gran parte degli esuberi e potrà essere incrementata all’occorrenza in linea con l’accordo sindacale che dovrà essere stipulato quale condizione per l’efficacia del contratto di trasferimento degli asset di Ilva al soggetto che sarà aggiudicatario della gara.
I dipendenti potranno rimanere in CIGS per tutta la durata dell’esecuzione della attività di risanamento e decontaminazione del sito di Taranto che saranno realizzate dall’Amministrazione Straordinaria a valere sui fondi acquisiti a seguito della transazione con la Famiglia Riva. I fondi a disposizione della procedura sono circa 1,1 miliardi di euro di cui oltre 800 milioni di euro finanzieranno investimenti ambientali da realizzare a cura della Amministrazione Straordinaria.
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