Ilva, Bonelli: raccolta firme contro l’immunità penale agli acquirenti
“E’ assolutamente preoccupante che di fronte ad una norma che garantisce l’immunità penale agli acquirenti dell’Ilva e che viola i principi fondamentali della nostra costituzione non ci sia un’indignazione generale”. Lo dichiara Angelo Bonelli coordinatore nazionale dei Verdi che aggiunge: “L’art.3 della nostra Costituzione dice che tutti i cittadini sono uguali di fronte alla legge, purtroppo bisogna aggiungere tranne a Taranto dove sembra essere vigente la “Constitutio Criminalis Carolina” di Carlo V dove il popolo che doveva subire le pene queste venivano qualificate non sulla base del bene danneggiato, ma in relazione alla posizione dell’accusato: lo stesso reato veniva punito molto diversamente se commesso da persona di basso lignaggio o da un vagabondo”.
“L’art.2 comma 6 decreto legge 98/2016 – precisa il leader dei Verdi – garantisce agli acquirenti espressamente l’immunità penale per violazioni sull’attuazione dell’Aia e delle norme ambientali e della salute. Inoltre dalla lettura delle schede dei commissari Ilva – continua Bonelli – non si comprende come sia stato possibile effettuare l’assegnazione ad Arcelor-Mittal che è la cordata che prevede di investire meno in ambiente – solo 25 milioni di euro – e che prevede di riportare la produzione a 10 milioni di t/a ovvero ad un livello insostenibile per la città con quello stesso ciclo produttivo che ha esso in ginocchio i tarantini. Inizieremo una raccolta firme si dalla prossima settimana per chiedere l’abrogazione di questa norma odiosa e ci rivolgeremo in tutte le sedi giurisdizionali perché i diritti dei cittadini tarantini siano uguali a tutti i cittadini italiani e europei”. conclude Bonelli.