Emissioni odorigene, Galante (M5S): “Quanti sono gli impianti non a noma?”
Sapere quanti sono gli impianti che ad oggi non si sono ancora adeguati a quanto previsto dalla legge regionale vigente in tema di emissioni odorigene e conoscere quali siano le azioni che le autorità competenti intendono attuare per garantire l’osservanza delle prescrizioni previste dalla legge. È l’oggetto dell’interrogazione depositata dal consigliere del M5S Marco Galante diretta all’Assessore all’Ambiente Domenico Santorsola.
Le modifiche intervenute nel 2015 sulla legge vigente introducono l’allegato tecnico che definisce i limiti in termini di concentrazione e di odore per ogni sostanza, prevedendo, inoltre, indicazioni per il campionamento sia delle sorgenti puntuali che di quelle diffuse. È stato, altresì, previsto l’obbligo di confinamento, captazione e convogliamento di tutti i processi di lavorazione che comportano emissioni odorigene e si prevede che gli stabilimenti in esercizio o comunque già autorizzati alla data del 22 aprile 2015 (data di entrata in vigore della modifica) avrebbero dovuto presentare, entro due anni (quindi entro il 22 aprile 2017) l’istanza di aggiornamento dell’autorizzazione per l’adeguamento in merito.
“Nel frattempo – spiega Galante – la Giunta regionale ha approvato lo schema di DDL n. 43 per differire il termine del 22 aprile 2017 di ulteriori quattro mesi, al fine di evitare un aggravio procedimentale nei confronti dei soggetti destinatari della legge. Ad oggi, però – prosegue il consigliere pentastellato – l’esame di tale DDL non risulta ancora avviato presso la competente Commissione consiliare, con la conseguenza che molte aziende potrebbero operare ancora senza il necessario adeguamento, in barba a quanto previsto dalla norma regionale. Per questo – conclude – chiediamo all’Assessore Santorsola di chiarire quali azioni le autorità competenti intendano attuare per garantire l’osservanza delle prescrizioni in materia di emissioni odorigene, anche in attesa della definizione della nuova disciplina, al fine di tutelare la salute dei cittadini e l’ambiente”.