La Commissione parlamentare d’inchiesta sull’uranio impoverito ha audito oggi Rosario Crocetta, presidente della Regione Sicilia, accompagnato dalla vicepresidente Maria Lo Bello. Dopo aver ricostruito il percorso giuridico e amministrativo con cui, alla fine, gli “è stato imposto” il Muos, il governatore siciliano ha accolto l’invito del presidente della Commissione, Gian Piero Scanu, di realizzare un sistema di monitoraggio continuo in tempo reale sulle emissioni elettromagnetiche del Muos.
“Dobbiamo avere la garanzia che l’impatto sia sempre nei limiti di legge e non abbia conseguenze sulla salute di chi vi lavora e di quanti vivono dei dintorni, né sull’ambiente”, ha detto Scanu. “Questa attività di sorveglianza e controllo può essere fatta esclusivamente dalle autorità italiane , e quindi dall’Arpa per conto della Regione Sicilia. Dobbiamo anche assicurare che le compensazioni previste nel Protocollo di intesa del 2011 siano completamente realizzate. Tutti gli attori interessati mantengano gli impegni assunti, ciascuno per la sua competenza”.
L’audizione del presidente Crocetta avrà un seguito nelle prossime settimane per approfondire gli aspetti della sorveglianza sanitaria e affrontare il tema dell’impatto di altri insediamenti militari, a partire dal poligono di Drasy.
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