Refettori Ilva nel degrado, Fiom: siamo alle solite, è una nave senza timoniere

“Ilva, invece di avviare un tavolo tecnico con i rappresentanti del lavoratori per la sicurezza per entrare nel merito delle prescrizioni rilasciate da SIAN (Asl) e NAS ed evitare che simili situazioni possano verificarsi in altre aree dello stabilimento, preferisce ancora una volta affrontare l’annosa questione delle mense attraverso un comunicato stampa”. Lo afferma la Fiom Cgil in una nota che riportiamo di seguito.

La Fiom Cgil ha più volte denunciato, rivolgendosi anche agli enti di controllo, lo stato di degrado in cui versano i refettori, le mense centrali e gli spogliatoi che sono in pieno stato di abbandono. Le organizzazioni sindacali hanno inoltre più volte chiesto ad Ilva di intervenire per ripristinare le normali condizioni igienico sanitarie per consentire ai lavoratori la fruizione di locali idonei per la consumazione dei pasti. Ilva continua a non dare risposte e assistiamo, ormai da mesi, ad un continuo rimpallo di responsabilità da parte di chi dovrebbe garantire interventi celeri per evitare quanto accaduto con la sospensione immediata del servizio di distribuzione dei pasti aziendali in 14 punti di refezione.

Ilva deve pertanto intervenire immediatamente per ripristinare le condizioni igienico sanitarie anche negli altri refettori dislocati all’interno dello stabilimento e soprattutto deve intervenire nell’immediato sugli spogliatoi, anch’essi lasciati in uno stato di abbandono totale. È davvero increscioso denunciare tale situazione, soprattutto in una fase delicatissima in cui Ilva, tra qualche settimana cambierà pelle con l’arrivo dei nuovi acquirenti, ma non possiamo che evidenziare lo stato di degrado in cui versa lo stabilimento siderurgico. SIAN e NAS continuino nel loro lavoro ed estendano, così come richiesto da una denuncia inoltrata da Fim, Fiom e Uilm, i controlli su tutti i locali mensa presenti all’interno dello stabilimento.