Il candidato Sindaco Massimo Brandimarte rivolge un invito ai commissari governativi dell’Ilva affinché chiedano all’azienda o alla cordata di aziende che rileverà lo stabilimento siderurgico di Taranto di aderire alla “Legge Del Barba” che istituisce le società “benefit” o “di beneficio comune”. Il fine della legge (che prende il nome dal suo primo firmatario, il Senatore Mauro Del Barba) è quello di promuovere e diffondere nel nostro ordinamento la costituzione di società, che oltre al profitto perseguono una o più finalità di beneficio comune come il perseguimento della crescita del benessere di persone, comunità, territori e ambiente, al recupero e alla conservazione di beni artistici e archeologici presenti nel territorio in cui operano, al sostegno alle attività culturali e sociali, enti e associazioni e ogni altro portatore d’interesse o di riduzione degli effetti negativi negli stessi ambiti.
Una legge, in corso di approvazione, <<che sembra fatta per Taranto, per una comunità martoriata dal forte impatto di sistemi di produzione pensati solo per il profitto>>. Una legge che Brandimarte individua come strumento che un Sindaco può e deve utilizzare per instaurare un nuovo dialogo con la grande industria, <<poiché il Sindaco deve dire la sua, facendo sentire la voce di una Città che pretende un’economia industriale ecocompatibile e solidale e chiede il suo territorio sia risanato con la destinazione di risorse previste da disposizioni legislative ben precise, non da una concessione>>.
I problemi di una Città, sottolinea Brandimarte, <<non si possono risolvere soltanto per via giudiziaria ricorrendo alle norme del Codice penale (che, peraltro, sono di competenza del magistrato). Lo dimostra il sequestro penale con facoltà d’uso degli impianti adottato circa cinque anni fa: ha scosso le coscienze ma ha lasciato irrisolto il problema delle emissioni di fumi e polveri inquinanti>>.
In un momento in cui l’Ilva sta per cambiare proprietà, passando dall’amministrazione straordinaria dei commissari ad un nuovo management privato, il candidato Sindaco Brandimarte illustra la sua proposta legata alla “Legge Del Barba” che non riguarda solo il Siderurgico ma tutte le realtà della grande industria che operano sul territorio jonico, quindi anche all’ENI. Inoltre, tale proposta rientra nell’idea generale di “economia solidale”, quale linea guida del programma che Brandimarte ha evidenziato sin dalla sua discesa in campo.
Quindi, l’iniziativa organizzata per venerdì 12 maggio dalla Camera di Commercio dimostra come quanto elaborato vada verso la strada giusta e condivisibile di un’Amministrazione comunale che inauguri un nuovo modello di confronto con la grande industria finalizzato ad avviare un percorso concreto per uno sviluppo sostenibile della città che ponga al centro le esigenze della comunità.
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