Riceviamo e pubblichiamo una nota di Vincenzo Castronuovo della Fim Cisl di Taranto Brindisi.
Non speculiamo sulla pelle dei lavoratori. Improvvisamente notiamo un forte interessamento, da parte di qualche politico locale, alle problematiche del lavoro. La cosa non può che farci piacere, se vista come un atto di vicinanza ad un territorio che da anni – ormai tanti – naviga in acque agitate. Ci risulta difficile comprendere, però, la tempistica con cui Cosimo Borraccino, consigliere regionale dalla provata esperienza in vari ambiti politici e consessi, richiama l’attenzione della Task Force regionale su problemi di gestione di una sola azienda, la Vestas, trascurando – tra l’altro – il resto di un apparato industriale complesso e ormai compromesso.
La vertenza Vestas Blades, a cui fa riferimento Borraccino, non nasce oggi. Già nel dicembre dello scorso anno, l’azienda ha fatto sapere che per mancanza di produzione non era più nelle condizioni di garantire gli attuali organici. La Fim Cisl, precedentemente a quella data – come evidenzia Vincenzo Castronuovo – aveva chiesto all’azienda di tracciare un percorso di stabilizzazione dei lavoratori con contratto a tempo determinato. Cosa non più realizzata per via di un’annunciata riduzione di commesse. Tuttavia siamo riusciti a rendere meno drastica la riduzione del personale, grazie alla produzione della pala “V112” e “V100”, passando quindi da un numero di 369 “esuberi” agli attuali 159.
Ben vengano sollecitazioni ad ogni livello, se finalizzate alla risoluzione dei problemi dei lavoratori, ma apparire sulla stampa alla vigila di appuntamenti elettorali per segnalare cose rispondenti solo in parte alla realtà la leggiamo come una forzatura. Anche perché, siamo convinti che il consigliere Borraccino non ha difficoltà a contattare direttamente il presidente della Task Force regionale, Leo Caroli, fornendo – qualora ne fosse in possesso – gli elementi utili a dirimere la controversia. La Fim Cisl, nei giorni scorsi, ha denunciato a tutti i livelli il terzo licenziamento avvenuto in Vestas Italia nell’arco di quattro mesi.
Chiedersi cosa stia accadendo e soprattutto di come si possano conciliare queste riduzioni repentine di personale, in aperto contrasto con i trend finanziari favorevoli della Vestas Italia è legittimo e noi lo abbiamo fatto insieme ai lavoratori, ma affacciarsi su una problematica così complessa senza avere la giusta dimensione e soprattutto in periodo elettorale ci appare un po’ rischioso. Il lavoro ed i lavoratori vanno difesi ogni giorno. È questo che i nostri politici sicuramente non sanno, altrimenti il territorio ionico non starebbe in una situazione così drammatica.
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