Featured

Il Club per l’UNESCO di Taranto insegna agli alunni il rischio idrogeologico

Il rispetto della natura va insegnato fin da piccoli nelle scuole, spiegando agli alunni quanto sia importante non alterare il ciclo idrogeologico creato nei secoli dalla natura. Si deve spiegare loro il rischio idrogeologico che l’uomo corre quando va a cambiare il flusso naturale dei corsi fluviali e quello delle acque piovane: smottamenti, inondazioni, frane, esondazioni di corsi d’acqua e alluvioni, tutti eventi calamitosi in grado di mettere in ginocchio una interra comunità in poche ore.

Anche di questo si sta occupando il Progetto triennale “UPPark! Strategie di rete per il Parco Terra delle Gravine”, sostenuto da Fondazione con il Sud nell’ambito del Bando Ambiente 2015. Il progetto prevede una serie di “azioni” per valorizzare il Parco Naturale Regionale “Terra delle Gravine”, rendendolo pienamente fruibile ai cittadini, nonché per la prevenzione e la riduzione dei rischi ambientali e la salvaguardia dell’integrità dei questo straordinario ecosistema, un autentico santuario della biodiversità.

Un’azione del Progetto “UPPark” è specificatamente “dedicata” alle strategie educative per la prevenzione del rischio idrogeologico, attività delle quali è responsabile il Club per l’UNESCO di Taranto e in cui sono coinvolti anche altri partner del progetto “UPPark!”. Quest’anno le scuole coinvolte sono l’Istituto Comprensivo Giovanni XXIII di Martina Franca e il Giovanni XXIII di Palagiano; nei successivi due anni saranno coinvolti quattro istituti scolastici primari e secondari di primo grado di Castellaneta, Massafra, Mottola e Taranto.

La Professoressa Carmen Galluzzo Motolese, presidente del Club per l’UNESCO di Taranto, ha spiegato che «nelle attività, iniziate nei giorni scorsi presso l’Istituto Giovanni XXIII di Martina Franca, ci stiamo avvalendo della collaborazione dello Studio Decsa che ha elaborato percorsi educativi finalizzati, anche mediante laboratori ludico-didattici, al coinvolgimento attivo degli alunni, per far conoscere loro le caratteristiche e le potenzialità del territorio».

«Questo percorsi didattici, gestiti in aula da Aldo Sorrentino e Angela Potenza, prevedono – ha concluso Carmen Galluzzo Motolese – anche l’insegnamento della cartografia, mini-percorsi sul rischio idrogeologico, buone pratiche per gestire il territorio e ridurne il rischio idrogeologico, il ruolo della vegetazione e dei corsi d’acqua, l’uso dell’ingegneria naturalistica negli interventi di difesa del suolo.

admin

Share
Published by
admin

Recent Posts

Tagliando auto, te lo fanno pagare il doppio: il trucchetto delle officine per gonfiare il costo | Ma se fai questa domanda li freghi

Si torna a parlare delle automobili, questa volta in relazione al tagliando, perché c’è un…

4 ore ago

Emergenza banche, aumentati i costi di gestione: ora ti portano via 3.000€ senza chiederti il permesso | Correntisti corrono a ritirare i soldi

Scatta l’emergenza per la banca industriale: aumentano i costi di gestione e ora ti portano…

9 ore ago

Giorgia Meloni alla Casa Bianca | L’incontro con il Tycoon atteso con speranza da tutta l’UE

Meloni è atterrata a Washington per iniziare l'incontro col presidente con un pranzo. Trump fa…

9 ore ago

BONUS selettivo, ti spettano 1.000€: ma se sei nato nel mese sbagliato non ti danno nulla | Premiate solo queste persone

Presentato il presentato il nuovo bonus selettivo, a quanto pare i cittadini spettano 1000 €…

12 ore ago

Aboliti i permessi 104, adesso possono licenziarti in 24 ore senza preavviso | INPS e aziende in agguato

Pessime notizie per i titolari della legge 104: i permessi sono stati aboliti e, questa…

19 ore ago