No Tap, si schierano anche i Negrita e su Facebook citano il caso Ilva

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Anche i Negrita si schierano con gli attivisti “No Tap” del Salento e lo fanno con un post sulla pagina Facebook ufficiale del noto gruppo rock in cui viene citato anche il caso Ilva di Taranto come esempio di un modello di sviluppo aberrante.

«Massima solidarietà per la gente del Salento – si legge – noi amiamo il Salento. Andiamo ogni volta che possiamo. Per lavoro e per diletto. Abbiamo amici carissimi laggiù! Conosciamo la cultura, le spiagge, il mare ed il cuore di questa gente.
Non si meritano tutto quello che sta succedendo. Non vogliamo addentrarci troppo sulla questione TAP, anche se basterebbe leggere l’articolo uscito ieri sull’Espresso per farsi un’idea chiara del marcio che quest’opera si porta dietro… Soldi! Malaffare, Mafie e Soldi! Quello che ci preme non è neanche l’espiantazione degli ulivi. Quella di risolve.
È l’espiantazione della Democrazia l’argomento! La Democrazia, questa (ormai) sconosciuta. Le persone non contano più niente. Tutto viene deciso dall’alto. Non si ascolta. Si ordina!  Si invia un esercito di poliziotti in tenuta antisommossa e si spostano di peso uomini, donne, vecchi e bambini. Inermi.

Non una pietra è stata tirata.  Si caricano di legnate perfino gli amministratori locali… checcefrega… basta zittire sbrigativamente chi non è in linea con le decisioni prese a tavolino e mai condivise con la popolazione. È questo che vogliamo? È questo il nostro progetto di futuro? Abbiamo sentito i nostri contatti. Ci hanno riferito che le persone non vogliono necessariamente bloccare il progetto, seppur discutibilissimo… vogliono solo avere il diritto di poterne discutere per apportare modifiche.

Spostare il punto di arrivo del mega tubo previsto a San Foca, una delle spiagge più belle della costa adriatica. Spostarlo più a nord. Non farlo passare tra le abitazioni, dove c’è un alto rischio idrogeologico e di sicurezza. Vorreste voi una bombola di gas gigante interrata a pochi metri da casa vostra?  Pensate quello che volete, ma il Salento e dintorni sta già pagando un prezzo troppo alto per questo modello di sviluppo aberrante: Ilva di Taranto, discariche selvagge, centrale a carbone di Cerano, fotovoltaico e parco eolico che non lasciano nulla al territorio. Il Salento è una terra sempre in svendita per ogni business di moda! Se questo è il modello di gestione di questa nostra povera Italia, sappiate che da domani potrebbe succedere anche a noi! Diffondete se ritenete giusto il ragionamento. Forza Salento! Siamo con Voi!».

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