I sindacati metalmeccanici Fim, Fiom e Uilm, segretari generali nazionali, hanno incontrato i vertici delle cordate Am Invest Co Italy e AcciaItalia che hanno avanzato offerta ai commissari per l’acquisizione del gruppo Ilva in amministrazione straordinaria. Lo si apprende dalle stesse fonti. Si e’ trattato di uno scambio informale di vedute avvenuto a Roma e per il quale i rappresentanti delle cordate si erano detti disponibili nei giorni scorsi.
Sono stati incontri distinti a cui hanno partecipato per le cordate solo Arcelor Mittal e Jindal. Non sono però emersi elementi nuovi rispetto a quanto già dichiarato dalle cordate circa i propri piani industriali, mentre sull’occupazione, a fronte delle richieste dei sindacati, le due cordate, riferiscono le fonti, hanno assicurato che tuteleranno i posti di lavoro.
“Ma al di là di quest’assicurazione i nostri interlocutori non sono andati – puntualizzano le fonti – ed è chiaro che noi faremo la valutazione di merito non appena conosceremo nei dettagli il piano industriale”.
Le fonti sindacali aggiungono poi che nella prima decade di aprile il Governo dovrebbe incontrare le federazioni metalmeccaniche per un punto aggiornato sulla trattativa per la cessione dell’Ilva che, a quel punto, dovrebbe aver superato il passaggio della scelta, nel senso che dovrebbe essere stato reso, salvo slittamenti, chi tra i due gruppi è il vincitore della gara.
Intanto a livello locale Fim, Fiom e Uilm hanno individuato con l’Ilva quali sono i profili professionali su cui orientare i corsi di formazione professionale per 800 dei 3.300 lavoratori in cassa integrazione straordinaria dagli inizi di marzo (quasi tutti a Taranto). In sede di intesa al Mise, a fine febbraio, fu appunto deciso che la formazione avrebbe riguardato quei lavoratori adibiti ad impianti soggetti a fermate produttive prolungate.
Tra i profili professionali da formare rientrano addetti alla prevenzione incendi, con i diversi livelli di rischio, addetti al primo soccorso, manutentori elettrici, formazione sulle attrezzature di lavoro (carrello elevatore, caricatore frontale, piattaforma aerea, trattore, gru mobile, escavatore etc.), elettrotecnica ed elettronica, varie specificità della saldatura, ma anche programmazione macchine a controllo numerico, meccanica di base e controlli non distruttivi.
Adesso si definiranno meglio le modalità della riqualificazione professionale, tenuto conto che i corsi dovranno essere finanziati dalla Regione Puglia che però, dicono i sindacati, non ha ancora dato segnali in tal senso. La partecipazione finanziaria della Regione Puglia alla formazione rientra negli elementi dell’accordo sulla cassa integrazione straordinaria per i lavoratori Ilva essendosi già il Governo accollato l’impegno di tenere il trattamento economico della cassa allo stesso livello dei precedenti contratti di solidarietà, ovvero 70 per cento della retribuzione. E ciò grazie allo stanziamento di 24 milioni nel decreto Sud di recente convertito in legge. Sono risorse che arrivano dal ministero del Lavoro e riferiti ad una platea media di 3500 addetti in cassa integrazione.