Tap, D’Amato a Ue: verificare il rispetto delle norme europee su ulivi e posidonia

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“In questi giorni si sta procedendo all’espianto di 211 ulivi nonostante ci siano dubbi sulla competenza dell’Osservatorio Fitosanitario Regionale in merito e su alcune pregiudiziali riguardo il progetto esecutivo del microtunnel. Inoltre, la valutazione di impatto ambientale favorevole concessa al TAP si basa su una cartografia dell’area quantomeno anomala, in cui non si tiene contro della presenza della Posidonia, specie protetta dalla direttiva Ue 92/43/CEE (Habitat), proprio nella zona di approdo del gasdotto. Per questo, abbiamo chiesto alla Commissione europea di verificare se non vi siano violazioni delle norme Ue e se l’autorizzazione al TAP sia legittima”. Lo dichiara la capodelegazione del Movimento 5 Stelle al Parlamento europeo, Rosa D’Amato, annunciando l’invio di una interrogazione alla Commissione europea sulla vicenda TAP. “La cartografia alla base del giudizio positivo sull’impatto ambientale – continua l’eurodeputata tarantina – deriva da una cartografia in cui le aree SIC Mare (Le Cesine e Alimini) si interrompono proprio in corrispondenza dell’approdo del gasdotto e nonostante in quella zona sia accertata la presenza della Posidonia, specie protetta dalla direttiva 92/43/CEE. Appare poi anomala la circostanza secondo la quale la Regione Puglia ha proposto l’ampliamento di ben 2 aree SIC Mare, una confinante a Nord ed una confinante a Sud con l’area interessata dal gasdotto, ma ha ritenuto di non comportarsi allo stesso modo per le aree SIC Le Cesine ed Alimini”. Per queste ragioni, conclude l’interrogazione, la Commissione europea accerti se “lo Stato italiano e la Regione Puglia stiano rispettando gli indirizzi di tutela previsti dalla direttiva 92/43/CEE” e se “l’autorizzazione al TAP sia legittima”.

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