Arriva venerdì 17, ma solo il 44% degli italiani ammette di essere superstizioso al volante
Arriva il fatidico venerdì 17, ma solo il 44% degli italiani ammette di essere superstizioso al volante. Eppure se si trovano di fronte ad un gatto nero un automobilista su sei ammette di cambiare strada. È un risultato curioso quello che emerge dal sondaggio condotto da Facile.it, che ha preso in esame i comportamenti di un campione di automobilisti.
Secondo quanto emerge dal sondaggio, solo il 44% di chi guida ammette di ricorrere ad amuleti, portafortuna o scaramanzie varie. Il 56%, invece, non si reputa affatto superstizioso. Le cose cambiano a seconda delle situazioni: ben il 17% degli intervistati, ovvero uno su sei, dichiara di cambiare strada, o addirittura di fermarsi e accostare in attesa che passi qualcun altro quando ci si trova di fronte al tanto bistrattato gatto nero. Quasi un automobilista su 10 (8,8%) ricorre alla scaramanzia solo in caso di necessità e se ritiene di trovarsi in una situazione sfortunata comincia a prodursi in gesti propiziatori, uno fra tutti quello, italianissimo, delle corna.
Appena inferiore (7,2%) la percentuale di automobilisti che dichiara di tenere in auto un amuleto; circa il tipo di portafortuna, però, la fantasia spazia: si va dai classici, come il cornetto rosso o un quadrifoglio, ad altri più ingombranti come un ferro di cavallo o originali come un oggetto coi colori della squadra del cuore.
Per arrivare in orario agli appuntamenti si devono muovere per tempo quegli automobilisti che sfogano la loro superstizione facendo sempre un giro completo attorno alla vettura prima di salire (3,6%), così come quelli che, se lo incontrano per strada, non si azzardano a superare un carro funebre vuoto.
Fra le altre superstizioni messe in atto dagli automobilisti italiani, il numero 17. Alcuni intervistati ammettono che se, a fine percorso, il contachilometri segna un numero che finisce con 17 fanno qualche altro metro per arrivare al 18; altri, ancora più radicali, se è venerdì 17 non guidano e lasciano la macchina a riposare in garage fino al giorno dopo.
A cura di Fabiana Di Cuia, laureata con lode in Scienze della Comunicazione – Giornalista – Insegnante ed istruttore di scuola guida Autoscuola 2000 Di Cuia, via Calamandrei, 12 (Taranto)
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