Ilva, M5S: corsa all’acquisto ma la situazione sanitaria tarantina è grave

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Mentre si aprono le buste con le offerte per l’acciaieria ILVA di Taranto, con il gruppo Am Investco Italy, e il consorzio AcciaItalia, che favoleggiano, tra le altre cose, di aumentare la produzione e gli investimenti economici, non dimentichiamo che la situazione sanitaria a Taranto continua ad essere grave. Quali prospettive si aprono per la salute dei cittadini?

La situazione sanitaria è drammatica non solo per l’incidenza di patologie tumorali croniche, ma anche per ictus e infarti e tutte le conseguenze sulla salute legate alle variazioni del PM10. Nel capoluogo jonico le polveri sottili hanno una tossicità più elevata rispetto alle altre città d’Italia per via della presenza delle emissioni industriali. Taranto detiene la “maglia nera” per la “tossicità equivalente” del PM10, considerando l’impatto mortale delle polveri sottili, che è 2,2 volte superiore a quello delle polveri sottili delle altre città italiane. Da diversi studi risulta che i valori massimi consentiti per legge siano stati superati in città per un numero di giorni di gran lunga superiore ai 30.

Il progetto EpiAir è uno studio sul rapporto tra inquinamento atmosferico e salute in Italia. Ha analizzato gli effetti a breve termine degli inquinanti atmosferici (PM10, NO2 e ozono) rilevati nel periodo 2001-2005 nelle città di Milano, Mestre-Venezia, Torino, Bologna, Firenze, Pisa, Roma, Taranto, Cagliari e Palermo. Lo studio è stato promosso dal Centro nazionale per la prevenzione e il Controllo delle Malattie (CCM). Ha l’obiettivo di porre le basi per l’avvio di un programma di sorveglianza dell’impatto sanitario dell’inquinamento atmosferico, fondato sull’utilizzo di indicatori ambientali e sanitari affidabili e standardizzati.

Il M5s ha presentato una interrogazione urgente a prima firma Gianluca Castaldi al Ministri dell’Ambiente, della Salute, dello Sviluppo Economico, per sapere se intendano stanziare la prosecuzione del progetto EpiAir, al fine di un suo aggiornamento al 2016. Si chiede se, in ragione della conclamata corrispondenza tra le impennate di valori del PM10 e accadimenti invalidanti o mortali (infarti e ictus) che avviene indipendentemente dal superamento o meno dei limiti di legge, i ministri non intendano, per quanto di competenza, istituire un osservatorio dei fenomeni in tempo reale.

Si chiede anche, nell’interrogazione, se le risorse stanziate per l’ILVA di Taranto, in diversi provvedimenti legislativi, siano state utilizzate esclusivamente per interventi di risanamento dell’area inquinata dall’azienda, e per consentire un adeguamento degli impianti, al fine di renderli compatibili con la normativa in materia di emissioni inquinanti. E non già per interventi volti a garantire la prosecuzione dell’ordinaria attività degli stabilimenti.

M5S – SENATO

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