TARANTO – È avvenuta stamani l’ennesima raccolta di rifiuti volontaria organizzata da Plasticaqquà nei pressi della foce del fiume Galeso. Il punto di raccolta non è stato scelto a caso, dato che proprio la foce del decantato fiume tarantino è uno dei tratti costieri più suggestivi del Mar Piccolo ma versa in condizioni vergognose.
Nonostante la grande rilevanza paesaggistica del Galeso, l’area costiera limitrofa al fiume è deturpata da rifiuti di ogni genere. Qui, come in altri punti del Mar Piccolo, le immancabili retine in plastica utilizzate negli impianti di mitilicoltura, le cime in nylon e i resti di reti da posta hanno creato un intreccio inestricabile, uno strato quasi ininterrotto che in alcuni casi affiora, in altri è sepolto sotto la terra su cui si è sviluppata la vegetazione costiera.
Rossella Baldacconi, PhD in Scienze Ambientali
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