Il Mar Piccolo di Taranto visto con gli occhi dei bambini di Paolo VI

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TARANTO – Si sono conclusi per il momento, i laboratori dedicati al mondo sommerso del Mar Piccolo nella scuola L. Pirandello del quartiere Paolo VI a Taranto. I laboratori sono parte integrante del progetto Terre Elette, vincitore del bando ‘Ambiente è Sviluppo per Taranto’ di Fondazione con il Sud.

I bambini hanno intrapreso un’esplorazione virtuale sui fondali del Mar Piccolo grazie a numerose immagini, video e campioni biologici. Dalle praterie di piante marine ai pali della mitilicoltura ricoperti dai colorati filtri viventi fino al citro del Galeso, la preziosa sorgente sottomarina di acqua dolce, i piccoli hanno ammirato gli ambienti sommersi e hanno conosciuto alcuni dei meravigliosi abitanti che li popolano, alcuni rari nel resto del Mediterraneo come il leggendario Ippocampo.

Tutti hanno mostrato grande stupore poiché convinti che il Mar Piccolo fosse un mare solo sporco, inquinato e povero di vita. I disegni che i bambini hanno creato dopo il viaggio subacqueo virtuale, sono pieni dei colori degli animali del piccolo mare. Alcuni sono talmente belli e ricchi di particolari da sembrare opere di naturalisti: cavallucci, meduse, granchi, conchiglie e tanti altri animali sono stati ritratti in modo meraviglioso. Un giovane artista ha voluto disegnare anche la cozza del Mar Piccolo, piccola e a forma di cuore con il carnoso frutto arancione.

Al termine del laboratorio, i bambini hanno scritto i loro pensieri su ciò che avevano appena visto e imparato. Le parole che ricorrono più frequentemente nelle frasi piene d’amore sono: bellezza, colori, sorpresa, ricchezza, Mar Piccolo, esseri viventi, cavalluccio marino, meraviglioso, flora, fauna, biodiversità, fantastico, interessante, prezioso. Con la speranza che le parole della piccola Maria Laura diventino realtà.

“Tutti dovremmo avere più cura del mare partendo da me, e spero che con il passare degli anni diventeremo tutti più civili e più attenti al nostro mare perché è un bene per noi preziosissimo.”

Rossella Baldacconi, PhD in Scienze Ambientali

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