Bonifiche Taranto, Perrini (DIt): è partito il dialogo istituzionale
Di seguito le dichiarazioni del consigliere regionale Renato Perrini che ieri ha partecipato all’audizione in V Commissione del Commissario Straordinario, Vera Corbelli.
La rimozione dei fusti radioattivi all’interno dell’ex Cemerad partirà ad aprile, completato il 50% del Programma di azioni preliminari alla rimozione. Inoltre la sorveglianza armata dell’area è garantita h24. Queste, in estrema sintesi, le notizie emerse dall’audizione in V commissione del Commissario Straordinario alle Bonifiche di Taranto, Vera Corbelli, inerenti la struttura a ridosso del comune di Statte. Audizione che ho chiesto personalmente il 2 gennaio di quest’anno.
Al Commissario ho chiesto di entrare subito nel vivo della questione ex Cemerad perché non solo il capannone ma l’intera area circostante, sono una bomba ecologica che preoccupa la comunità. Qui sono conservati circa 17 mila fusti radioattivi. Nello spirito di collaborazione e dialogo che da sempre mi contraddistingue ho chiesto alla dott.ssa Corbelli, ma anche al presidente della V Commissione Filippo Caracciolo, di calendarizzare una serie di incontri per confrontarci costantemente sull’iter del Programma-Bonifiche che sta portando avanti. E ho sottolineato anche, come da oggi, noi consiglieri del tarantino dobbiamo essere costantemente messi a conoscenza di ogni passaggio.
La comunicazione istituzionale è fondamentale affinchè ogni azione sia portata a termine nel più breve tempo possibile. La dott.ssa Corbelli ha dimostrato sensibilità per il territorio e apertura al dialogo. Al termine della Commissione abbiamo ricevuto la documentazione ufficiale del Programma di Bonifiche, con percentuale di lavori completati e soldi spesi, che riguarda, Porto di Taranto, Cimitero di San Brunone, Tamburi e scuole, Area Pip di Statte, Mar Piccolo, Area Vasta e quindi anche Ex Cemerd. Fondamentale sarà procedere con rapidità per le gare di appalto e l’apertura dei cantieri. Questa terra ha bisogno di tempi certi. Da ora in poi, ne sono certo, ci sarà uno stretto rapporto di collaborazione su ogni singola azione contenuta nel dossier. Il fine ultimo è il bene di Taranto e della sua provincia, martoriate da decenni d’inquinamento.